domenica 22 novembre 2015

Cose brutte e schifose quando vado a correre

Ma perché mettermi ansia, mandarmi in sovraccarico il cervello e aumentarmi rughe e gastrite con post "impegnati" e drammatici, quando posso farne di stupidini, frivoli, inutili e pseudodivertenti?

                                           

Eccomi qui a spendere due parole su alcune osservazioni sulle mie corse. Ebbene si, nelle ultime tre settimane ho incredibilmente ripreso a correre (come un'altra utente che conosco e saluto... Ciao Sara!!!), sempre alla mia maniera: passo di formica, niente musica e, udite udite, perfetta solitudine. Il tutto nonostante i 10 gradi di temperatura, poi scesi a 7. Ma qui nel mio Piemùnt orientale ci sono si fresco, nebbia, umidità ma, hip hip hurrà, quasi per niente vento. Cosa che non mi dispiace affatto.

Tornando alle mie corsette, ecco il patetico cinematografo che si crea non appena esco di casa:
- mi incammino intirizzita verso il vialone con pista ciclabile adiacente al centro, a 5 minuti a piedi da casa mia, con passo e movenze degni di C3PO di Star Wars e gli occhi spalancati come padelle
- arrivata alla pista ciclabile, mi allaccio meglio le stringhe degli scarpini e faccio partire Runtastic e quella sua vocetta di elettroperculo
- do inizio alle danze...macabre

Correre è bello anche se faticoso, ma per come lo faccio io questa sana ed economica attività assomiglia più ad un trenino horror splatter organico. Ecco perché:
- dopo neanche 500 metri la mia vescica esige attenzione e sembra farmi toctoc, ma almeno non sento quasi più freddo
- dopo il primo km (circa un giro a/r della pista) sento i primi leggeri fastidi al diaframma, che per fortuna durano poco; la voce elettroperculatrice di Runtastic intanto mi dice che ci ho messo poco più di 8' (sigh sobh sniff)
- dopo il secondo km la vista mi si appanna leggermente e inizio a sentire l'effetto "sangue al naso"; la vescica invece mi concede tregua ma in compenso mi sento le braccia pesanti e ingombranti (!!!)
- verso il terzo km ho uno-due episodi di dolore al diaframma, sempre brevi ma moooolto acuti, roba da farmi rallentare e zoppicare incurvata dal fastidio; il respiro mi si fa più "rantoloso" tanto che qualche passante alza gli occhi guardandomi male; sudore sparso e rossore in faccia minano ancor più il mio aspetto non eccelso

*** ATTENZIONE: INIZIO DELLA PARTE SCHIFOSA ***

- verso il quarto km il naso quasi mi frizza, quando espiro rischio di esternare qualche gocciolina di saliva, ho un leggero sentore di nausea che si traduce con uno-due ruttini (spesso al "gusto frutta") e a volte anche con discretissimi sfiatini posteriori... C'è comunque di peggio e infatti ringrazio il mito Lionel Messi per averci gentilmente sdoganato il vomito in diretta tv :D

                                                      
- se l'orgoglio mi strabocca e soprattutto se gambe e polmoni non sono ancora da buttare, mi avventuro bella unta e rossa come un peperone (ma sempre a chiazze) nel quinto giro, in cui arrivano colpi di tosse e necessità di sputare per liberare la gola...bleah!


In tutto questo, c'è da considerare l'antiestetica visione dei miei 99 cm di giro sedere che sballonzolano passo dopo passo, in attesa di ridursi gradualmente...

            

In tutta sincerità, in questo novembre come in primavera non mi è parso di aver mai visto un corridore in condizioni analoghe alla mia: ho visto e tutt'oggi intravedo uomini inespressivi dall'abbigliamento super tecnico che volano come gazzelle oppure donne vestite sui toni del rosa che camminano in coppia, ritmate e dignitose!                                 

1 commento:

  1. Eccomi.. ciao Vanessa!!! Io.. ehm.. questo week ho fatto la gnorri.
    Peccato, proprio sabato e domenica ho la possibilità di fare i miei 10 km, invece ho preferito fare la maratona di sonno sul divano.
    Per il resto, prometto, che da oggi riparto coi miei soliti 5 km in mezz'ora!
    I miei vicini hanno la fortuna che corro nel tapis roulant quindi si evitano tutti i punti descritti da te sopra. Di contro, quando inizio a sudare, sembro una fontana, il tappeto ha i bordi tutti bagnati di gocce, sono un disastro

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