martedì 30 settembre 2014

Ogni cervello produce quel che produce - post ironico

Come siamo diversi, tutti quanti!
Mentre io una settimana fa scrivevo qui di aver provato invidia per il presidente di una squadra di calcio, un certo David Girton, "scoperto" leggendo il blog del mitico River, twittava di preferire un'onda per il surf ad una donna sessualmente disponibile! Copincollo qui la curiosa frase:

A wet vagina sitting right in my face or a nice wave I would choose the wave every time

Cliccare per verificare!
https://twitter.com/davidgirton2/status/514497820691546112

Ed io credevo che certi luoghi comuni su surfisti e body builder fossero solo malignità esagerate!!!


martedì 23 settembre 2014

Per un'ora d'invidia con Vanessa - secondo round




Valentina Maio, 32 anni, presidentessa del Lanciano.
Padre imprenditore, due fratelli, un marito calciatore (che poi ha assoldato) e due figli.
Non bellissima ma belloccia.
Abbastanza alta e snella.
Sicura di sè, decisa, iperattiva.
Stilosa, tatuata, femminile.
Goliardica nei festeggiamenti (testa rasata per la salvezza della sua squadra, un'invasione di campo per andare ad abbracciare il marito dopo un gol).
Temeraria: non ha problemi ad andare a Milano a contrattare l'acquisto di nuovi calciatori, a sgridare i suoi giocatori se fanno tardi la notte prima di una gara ("Son ragazzi? Si, che io pago"), a dire che a volte, perché no, in affari si può anche usare la bellezza.
Propositiva: sta meditando uno stadio nuovo "stile Juventus" da 10mila posti con centro commerciale.

Come rimanere indifferenti e non rosicare, specie se tutt'oggi ricordo questi stralci di un'intervista concessa da VM a Sportweek quasi un anno fa?


sabato 20 settembre 2014

Ma una modella deve o no essere magrissima? Armani e Moschino sotto accusa

Ma si, perché non intraprendere un argomento spinoso come la giusta taglia di una modella, viste le polemiche più o meno farlocche sollevate dalla settimana della moda di Milano?




Come al solito, qualche mezzo di informazione web si è allarmato per la "magrezza da paura" di alcune modelle di Armani e di Moschino: 



E qui sta il dilemma, complice l'uscita di un libro denuncia: una ragazza che di mestiere fa la stampella vivente per un certo numero di giorni all'anno per un numero limitato di anni (e ahimè ignoro quanti siano, in media) e per le più famose e fashioniste case di moda al mondo (perchè sempre di Armani si parla, mica di IgnotoModajolo01), deve essere per forza una 38 o invece potrebbe benissimo essere una 42, una 44, una 46?

Secondo me non c'è nulla di scandaloso se prevalgono le taglie 38...e tengo a precisare che a me fa paura ben altro al mondo e tutt'al più solo l'ultima tipa mi sembra abbia un aspetto preoccupante, sembra la sorella disidratata di Montolivo!

Come predicava anche Valentino, magrezza pronunciata e pochissimo seno fanno si che i vestiti stiano meglio indosso. Ma queste caratteristiche sono facili da riscontrare e mantenere se una ragazza è sottile e piatta di natura, è medio-alta e soprattutto molto giovane, considerato che magari lo stress e le fatiche della settimana milanese fanno perdere ulteriormente qualche etto, come capita normalmente per tanti altri mestieri. Certo, se una ragazza di corporatura media o medio-grossa decide di spendere energie e tempo nel cercare di fare questo lavoro e quindi si mette a dieta stretta per poi proporsi alle case di moda, è più facile che cada in qualche dca, sventurata lei. Questa cosa mi ricorda l'eterno dilemma di "Amici di Maria De Filippi" in cui ragazze di 60 kg si proponevano per la danza classica e l'insegnante Celentano le scartava e scoraggiava, con quasi tutto il pubblico scandalizzato e allibito. Ma ahimè non tutti possiamo fare tutti i mestieri che desideriamo, è così. A 14 anni avrei voluto fare la giocatrice professionista di pallacanestro ma mi mancavano doti e altezza e inoltre dovevo studiare; anche con tutta la buona volontà del mondo non sarei andata avanti. Un mio ex voleva fare l'infermiere: seguiva i corsi e studiava, ma in corsia non faceva altro che caracollare dalla nausea o rimettere, finché non ha gettato la spugna.
Se poi vogliamo sognare ok, benone, ma ricordiamo che il 90% delle volte un sogno è e resta un sogno, ovvero un'idea che ci rallegra e incoraggia nei momenti bui e che non deve per forza diventare una missione, specie se nel mezzo c'è un dimagrimento repentino, innaturale e non sano. Capire i propri limiti, pur con un fastidioso sforzo di umiltà, è sinonimo di carattere e intelligenza.

Poi qualche griffe privilegia taglie più comuni come Elena Mirò la quale, ogni volta che fa sfilare modelle taglia 44 alte 1 m e 80, passa per la più trasgressiva e rivoluzionaria al mondo, quando semplicemente attua una scelta personale e, sempre a parere mio, una bella furbata di marketing. Anche Karl Lagerfeld per Chanel fece sfilare la burrosa Beth Ditto, che tra l'altro compila la dichiarazione dei redditi grazie alle sue corde vocali.

Se poi vogliamo parlare delle agenzie che chiedono a ragazze già filiformi di perdere ancora peso, ovviamente dico senza esitare che fanno una cosa assurda e così rischiano di fare davvero del male, anzi forse sono loro ad avere le maggiori colpe. Di certo dubito che Giorgio Armani veda le sue indossatrici una per una, chiedendo alle più asciutte di mettere su una taglia...anche se per quanto ne sappiamo potrebbe pure essere anche accaduto!

Mi indignano molto di più i bar come i negozi di vestiti, make up o accessori (tralasciando uffici, studi di professionisti e ambienti politici) che assumono solo ragazze sotto i 25 anni e quasi sempre magre allampanate senza fianchi, con capelli lunghi e occhi celesti, per poi sostituirle con loro cloni ogni due-tre anni. Se penso poi al caso Abercrombie, allora si che "mi inc@zzo come un'ape" perché trovo vergognoso che un negozio paghi bei giovani - retribuiti meno delle addette delle pulizie - perché dicano tutto il tempo "Hi guys, what's the story?" a chi entra là e per invogliare adolescenti provincialotte indemoniate a farcisi fotografare assieme.

martedì 16 settembre 2014

Per un'ora d'invidia con Vanessa - la mia prima rubrica

Ebbene si, anche il mio modesto cervello ha prodotto qualcosa ritenuta sufficientemente originale da essere sfoggiata nel mio blog: una rubrica su cose, persone o situazioni che scatenano la mia invidia, sia che duri un minuto, un'ora o anche una vita.
Ma perché dedicare spazio, tempo ed energie a questo peccato capitale, tra i più vituperati, tra i più politicamente scorretti? Il motivo è molto semplice: la spontaneità. Provo ciclicamente questo sentimento, inteso come "guardar male" (in-videre, appunto) un bene altrui, anche se in genere esso dura in me solo alcuni istanti; poi al 90% seguono sentimenti indotti da educazione, vergogna e senso civile come contentezza, soddisfazione o, a volte, indifferenza. Se invece mi trovo di fronte ad un soggetto che per avere tale bene si è fatto un mazzo tanto, di certo subentrano subito rispetto, ammirazione e autocritica per le mie mancanze....ma ciò non cambia la sostanza: a volte provo invidia pura e cruda...e qui ne parlerò, spero in maniera più civile che posso!

Ecco il primo round:




Chi per un picosecondo ha invidiato le fortunate possidenti di fianchi stretti e glutei perfetti, meglio se correlati di tatuaggi tattici sulla schiena a fare da corollario a tanta ricchezza? Chi per un battito di ciglia ha invidiato le elette che si possono permettere perizomi e mutandazze brasiliane, anzi che sembrano nate con quelle addosso e fatte per sfoggiarle ai quattro venti?
La risposta a queste fondamentali domande esistenziali è Vanessa!


Alla prossima e ricordate: rosicare è un diritto, manifestarlo almeno ogni tanto è un dovere...e una liberazione!

lunedì 15 settembre 2014

Se ce l'ha fatta lei - letterina a Eli Canalis Perri




Evvai Eli, dopo tre stagioni da ricordatissima e amatissima sexy velina di "Striscia la notizia", tante trasmissioni sportive e musicali, almeno due calendari famosi, tattoo più o meno rivisitati (mitico il tuo "Eminem" successivamente occultato con un grazioso tribale floreale), qualche film trash quale "Decameron Pie", alcune relazioni lunghe come quelle con Vieri e Muccino, altre più brevi come quella con Reginaldo, altre di presunta pubblicità come quella iperpaparazzata con George Clooney, tra cagnolini pintcher e tapiri d'oro, migliaia di scatti più o meno rubati dove apparivi in microbikini a Formentera, un trasferimento negli USA e, recentemente, una presunta gravidanza andata male, alla veneranda età di 36 primavere hai realizzato un sogno comune a tante donne: trovare un brav'uomo con un discreto lavoro che è passato sopra a questo ingombrante passato, si è innamorato di te e ti ha sposata! Ed è pure chirurgo, che nella vita non si sa mai! Complimenti dunque per la tua attuale storia d'amore, le tue nozze e, già che ci siamo, anche per la tua fotogenia e bellezza, per il tuo fisico sempre invidiabile, per il tuo sorriso e i tuoi capelli sempre incantevoli e per la tua piena maturità che ti ha portata a questo bel traguardo di vita!

Una domandina: in virtù di questi recenti accadimenti, ora che sei moglie e mezza americana, non farai più cinepanettoni, giusto? E d'ora in poi andrai al mare con coniuge e suoceri indossando esclusivamente costumi interi e maxicappelli di paglia, dico bene? Faccelo sapere, anche dopo la luna di miele! Un maxibacio!!!