domenica 24 novembre 2019

"Solo perché Donne...", corsa e riflessione a Cesena


E' una frase della poetessa Alda Merini, breve ma significativa, a capeggiare nei pettorali dei podisti della WiRun Italy Cesena, organizzata da Women in Run, svoltasi nella giornata contro la violenza sulle donne.

"Solo perché Donne..."... e io? Ma si, svuotiamo il sacco!

Solo perché donna mi sono sentita dire molte volte, nei miei anni del liceo scientifico, che le donne non sono brave in matematica, fisica e chimica.

Solo perché donna ho subito l'ostilità di donne più grandi di me, spesso e volentieri madri di figli maschi, incluse la mia maestra, una mia professoressa delle scuole medie e, mi dispiace dirlo, anche da una mia nonna.

Solo perché donna sono stata infarcita di sensi di colpa, pregiudizi, divieti, limitazioni e imposizioni.

Solo perché donna non ho potuto dire parolacce o usare un linguaggio aggressivo-liberatorio anche se adeguato alla situazione.

Solo perché donna sono stata spesso trattata come una menomata, una bigotta e una stupida, per poi dover incassare mobbing, antipatia e ostracismo per aver dimostrato di essere capace e assennata oltre che riservata e non esibizionista.

Solo perché donna altre volte ho invece dovuto limitarmi e fingere per apparire più infantile, ingenua, impreparata, distratta e quindi indifesa di quanto non fossi, proprio per evitare quanto accennato sopra.

Uomini e donne non sono propriamente uguali: biologicamente la differenza ormonale ha scandito un divario fisico, mentale e sentimentale spesso a svantaggio proprio di noi donne, con la società a fare il resto - come se l'importante fosse ribadire un'inferiorità che in realtà è anche una diversità, un'altra categoria, in cui si gareggia fianco a fianco ma ognuno a modo suo e in cui rispetto, educazione e collaborazione dovrebbero essere, in un mondo davvero civile, pane quotidiano.

lunedì 11 novembre 2019

Breve storia famelica della mia 10,5 a Ravenna

Una bella corsa di 10,5 km in una città stupenda, che ho corso a ritmo basso ma costante con un'amica di team che non avrebbe potuto accelerare per problemi ad un ginocchio.

Alla partenza:
V: Che bello, quanta gente, e menomale fa caldo! Ma ristori ce ne sono due o solo uno? Ma perché a quelli della maratona i Guns 'n' Roses e a noi Jovanotti?

Dopo due chilometri:
V: Menomale non ho dolori....Ale, tu come stai?... ma che belle pasticcerie, mhh potessi mangerei qualcosa, ho fatto colazione più di tre ore fa, va beh pazienza

Al quinto chilometro:
V: Ristoro, siiiii!!!! Ma qui c'è solo acqua... ma meglio che niente!

Al settimo chilometro:
V: Chissà a che punto sono le altre... mh che profumo di paste, che odore di zucchero a velo.... guarda Ale, i panettoni!!

All'ottavo chilometro:
V: Ok, ora ho proprio fame e comincio a sentire male all'attaccatura della schiena uffaaaaa

Passando davanti ad un bar del centro una barista mostra un cartello "Qui caffè buono"
V: Eh, magari!!!

Al decimo chilometro:
V: Ale mi sento le gambe di legno, ma questi ultimi 500 metri erano proprio obbligatori?? 

Con la medaglia al collo:
V: Brava Aleee!! Viva noi!!! ...Ma il ristoro dov'è?

Commestibile ingurgitato nelle successive due ore: un plumcake, due pezzi di panettone, due bicchieri di acqua e sali, un piatto di pasta al pomodoro, un bicchier d'acqua. 
Alle 15,30, rincasata: gnocchi al ragù, acqua, caffè e un frutto.