martedì 26 novembre 2013

Cecità o eccesso di affetto - quando fare un regalo diventa un'impresa

La scorsa settimana si è laureata una mia giovane e simpatica amica. Dopo giorni di confabulazioni e un sopralluogo al centro commerciale, il giorno stesso della cena sono andata con un amico comune a comprare il regalo. Andiamo nel negozio della marca X tanto amata dalla neolaureata e cerchiamo un certo maglione -vestito bello colorato, dalla stessa adocchiato mesi prima. Dopo venti minuti di ricerche tipo cani antidroga, troviamo l'oggetto in questione: bello e variopinto, disponibile solo nella taglia S, d'altronde è una fine serie. Scatta però il dubbio: andrà bene 'sta taglia, andrà male? Tanto per torturarmi, mi offro di provare il maglione-vestito, visto che la festeggiata è normopeso come me, e magari da questo possiamo renderci conto se potrebbe andarle bene o no.

Superata la fila ai camerini prova, dopo i defilè di tre 40enni accanite che si erano appartate con 3 capi da testare, entro nel claustrofobico bugigattolo e indosso, con una certa fatica, il capo d'abbigliamento (perché oltre ad essere una S è pure un modello slim, quindi è di quelli che aderiscono modello sottovuoto) e mi guardo allo specchio, osservata costantemente dal mio accompagnatore. La prima impressione è un melanconico dejavù: sembro una salsiccia vestita, questa volta a strisce, quadri e fantasie varie. Cerco però di ragionare: non è per il mio fisico, ma per quello della mia amica...ma come le andrà? Perché la vera domanda, l'unica che dovevo pormi, era: come è fatta lei??? Panico, vuoto totale tipo domanda shock ad un esame universitario. Eppure non sarebbe un quesito difficile. Ma mi rendo conto che non ho molti criteri sulla fisicità di questa ragazza, che conosco da un paio di anni e recentemente ho visto sempre con indosso maglie e maglioni larghi. E' un po' a mandolino tipo me, ok, è l'unica cosa che so con certezza. Ma i dubbi mi assalgono: è più bassa di me o siamo alte uguali? E la sua taglia di seno è maggiore rispetto alla mia prima scarsa? Ma di busto è esile o è più robusta? E le spalle, normali o strette? Mi sembra di non sapere nulla, di averla sempre e solo vista per come è di carattere: socievole, disponibile, dinamica. Potrei parlare a lungo del suo sorriso, del colore dei suoi capelli, dei suoi tatuaggi, ma ignoro le sue dimensioni!!!
Alla fine abbiamo corso il rischio e abbiamo preso il maglione-vestito, assieme ad un bel cappello invernale con ponpon. "Male che vada, lo cambierà - abbiamo pensato - poi a breve andrà all'estero e magari perderà qualche etto...".
Lì per lì mi sono data della stupida o della cieca: come si fa a vedere senza guardare? Poi però ho preferito pensare a me come ad una persona molto affettuosa e in buona fede soprattutto verso le amiche, forse anche un po' buonista, ma che vede solo il meglio delle persone e non bada troppo alla loro conformazione fisica. La prossima volta, però, prenderò io in mano le redini dell'acquisto di un regalo e opterò per libri o trucchi!

venerdì 22 novembre 2013

Repliche - non è un film, è realtà

Un giorno qualsiasi di qualche mese fa, a casa mia e di mia mami.
Ingenuamente, mi provo un vestitino da sera comprato in liquidazione nero a palloncino e incautamente decido di prodigarmi in un defilè nel mio salotto, dove c'è mia mami con mia zia e Cugina FS in visita temporanea. Per esibizionismo, per la contentezza di testare un abito nuovo, per avere un parere, che tanto non ho specchi interi, non capisco se sono dimagrita e figuriamoci se sto bene abbigliata a cotesta maniera.

Fatti i dieci passi in mezzo alle belv...alle familiari, si scatena l'inferno. Ora so a cosa si è ispirato Ridley Scott per "Il gladiatore".

Mami: Ohhhh tesoooooro, come sei carinaaa!
FS: Mah, a me non piace per niente, le accentua il culone e le spalle curve...Almeno stesse dritta...Sta' dritta, Vane!
Mami: Beh, un po' si, ma magari, aggiustando qualcosa, chissà...
FS: No no, non stare a perdere tempo zia... tanto vale che lo butti, quel coso, guarda, fate prima!
Zia: Mhhh....Forse facevi meglio a metterci delle scarpe col tacco...
FS: ...ma tanto non ci sa camminare....
V (cercando di stare dritta): Insomma, mi sta davvero così male?
Mami: Fai come credi cara, so solo che fino a quando ti ho vestita io eri sempre perfetta...Poi dal liceo in poi hai voluto fare di testa tua...
FS: Se vuoi sembrare ancora più goffa di quel che sei te lo metti, altrimenti via, aria, nel secchione...E guarda che stare dritta non significa stare impalata...
Zia (sorridendo a 32 denti): Che tipe che siete, ma basta che piaccia a lei in fondo, no?
V: Zia, scusa, a te come ti sembro?
Zia (sorridendo a 64 denti): Ma tesoro, basta che piaccia a te! Tanto non pensavi di uscirci con quel vestito, giusto?

Da quel giorno c'era un vestitino da sera in meno nel mio armadio. E mi sono sforzata di fare esercizi per la schiena e il portamento :D

venerdì 15 novembre 2013

Ma quanto è cool dimagrire? Parte terza

...e fare la fame con le verdurine, aggiungerei?

Si, proprio così. Non c'era bisogno di avere in antipatia le pseudo notizie web sui dimagrimenti Vip per notare un articolo sulla raggiunta presunta taglia 40 di Rosalba Pippa, nota come Arisa e per la sua voce angelica.
La simpatica e brava cantante aveva già perso peso negli ultimi due anni, mostrando una bella silhouette nella penultima edizione di X Factor Italia (quella in cui credette che avevano nominato i suoi Freres Chaos per far passare loro il turno, mentre invece li stavano eliminando), ma evidentemente ha continuato a seguire un regime alimentare controllato.

E come molte Vip, ahimè, anche lei si è autofotografata in vari momenti della sua quotidianità e pubblicata sui social network, tanto da indurre i web di gossip a scriverne. E non è gradevole vedere usate parole come "dieta", "taglia 40" e "verdure", tutte nello stesso articolo, con una banalità da seconda elementare.


 
 

Fermo restando che nelle foto non si riesce nemmeno a vedere con chiarezza se la nostra Rosalba sia davvero diventata una taglia 40 (e per me una con la sua struttura fisica e il suo seno sta benissimo anche con una 44-46) l'articolo in questione fa apparire il dimagrimento come una condanna alimentare che prevede solo cibi deprimenti, ovvero le verdure. Pasta e dolci diventano uno strappo alla regola, un peccato innominabile, da consumarsi ogni tanto e con la sensazione del condannato a morte che esprime l'ultimo desiderio peccaminoso.
E tutto questo va a cozzare con la mia concezione di alimentazione, che non è per niente fanatica o esagerata ma prevede un po' di tutto e non esclude il consumo quasi quotidiano di pasta a pranzo, in quantità di 70-80 gr al giorno. E le verdure? Possibile che nell'impero del cibo sano quale è l'Italia (tra l'altro inondata da mesi da programmi di cucina di ogni tipo), ancora si pensa che verdura è uguale a mortificazione del palato?
Io allora chiedo a queste Vip che si fotografano a dieta di sforzarsi e avere un briciolo di volontà in più e d'ora in poi di farsi autoscatti con spuntini sempre vegetali, ok, ma meno deprimenti: carote e maionese light, cavolo stufato con sale e un po' di olio, trancetti di pizza con zucchine e melanzane, zuppe di legumi (yumm!)...Insomma, donne Vip di tutto il mondo, sforzatevi e sostenete come me la causa della bontà intrinseca  ma anche acquisibile del cibo verde! Ne guadagnerà anche il vostro palato oltre che il mio senso del buonsenso!
Purchè però non diventiate estremiste come Goldie Hawn o Madonna, che spergiurano di amare alla follia i buonissimi centrifugati di sedano o i deliziosi brodini di rapi e germogli di soia!

giovedì 7 novembre 2013

Tanto vale che faccia io il politico!

Latitano sulla stesura - o almeno fino a poco fa: chi ha capito se hanno agito? - di leggi sugli omicidi stradali, sul femminicidio, sull'eutanasia animale.
Negano cure a malati di malattie rare che si stanno curando con rimedi attendibili ma da loro dichiarati inadeguati, senza però proporre un'alternativa valida.
Girano attorno al tema della separazione civile senza trovare il coraggio di modificare la legge e ridurre gli attuali tre anni di tempo per sciogliere un vincolo matrimoniale.
Aprono le braccia sui tempi lunghissimi della legge italiana, con troppi pochi giudici per troppi processi.
Rimandano all'infinito un taglio sostanzioso sui finanziamenti ai partiti - in Gran Bretagna, tanto per fare un esempio, sono un ventesimo che da noi - come sulle diarie, sulle auto blu, sulle auto grigie, sulle scorte, sul numero di parlamentari e senatori a vita. 
Continuano a girare attorno al problema delle carceri senza trovare soluzione alcuna, come se nessuno avesse mai sentito parlare di lavoro sostitutivo e pene pecuniarie per reati minori (e fino a quarant'anni fa, cavoli, facevano pignoramenti ad hoc agli insolventi, altro che chiacchiere).
Permettono a destra e manca di iniziare a costruire opere pubbliche senza pensare se vengono finite o meno o se vengono mantenute funzionanti (vedansi i mondiali di nuoto 2009).
Chiudono gli occhi su tematiche spinose come una migliore regolamentazione - anche utile a livello fiscale - del gioco d'azzardo, delle droghe leggere e della prostituzione, come se casinò regionali, case chiuse e quartieri rossi siano roba di un altro pianeta.
Hanno messo nel dimenticatoio il bisogno di diminuire il costo del lavoro per agevolare aziende grandi e piccole. 
Si ricordano dei disastri ambientali una tantum e ignorano il concetto di prevenzione.

Ogni volta che si presenta un problema, i nostri costosi politici cascano dal pero come se non fosse di responsabilità loro e la nostra legislazione rivela grandi falle su un po' tutto, è come una coperta piena di buchi. E si rimanda, si rimanda, si rimanda. Poi si presenta un altro caso simile e ricomincia la tiritera senza provvedimenti concreti.

Il ritardo sta alla legislazione italiana come il pessimismo alla filosofia di Leopardi: entrambi sono cronici, storici, cosmici.