giovedì 25 aprile 2019

Negazionismo, zero empatia o pancia piena?


Nel bel mezzo di una chiacchierata via whatsapp, il seguente epilogo

Ex collega: pensavo che avessi iniziato all'albergo
V: Purtroppo se non trovo un impiego con stipendio, do di balta… È terribile a questa età vivere come un'adolescente squattrinata
Ex collega: le capacità di una persona non sono direttamente proporzionali a ciò che fa
V: Quindi? Devo continuare a vivere con gli spicci contati e mille smanie?
Ex collega: ormai è dura per tutti Vane… in una famiglia è normale che ci sia uno che lavora e l'altro no se ci pensi
V: Credo di aver diritto di desiderare almeno uno stipendio part time
Ex collega: ma Davide quanto guadagna? non basta per tutti e due?
V: 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 Ah già!

Ex collega: no?

Un decennio di lavoro gomito a gomito e confidenze al vento, non c'è che dire. O forse i due lavori e il Bmw rendono sordi.

lunedì 15 aprile 2019

Il cinema è arrivato secondo anche stavolta, vincono i mutilati consenzienti di Palermo

Stamani, in cronaca.

Niente male direi. La realtà supera quasi sempre la fantasia di cinema e televisione, già lo sapevo e lo avevo detto anche usando come termine di paragone il pacchiano "Beautiful".

Questo episodio di truffe, soldi e mutilazioni consenzienti mi ha richiamato il film "Pietà" del mio amore coreano Kim Ki-Duk, col quale riprese a scioccare il mondo, dopo la per così dire tregua dell'autobiografico docufilm "Arirang". 
"Pietà" vinse a Venezia il Leone d'Oro come miglior pellicola nel 2012. Protagonista della storia lo scagnozzo di un usuraio che mutila sventurati debitori per saldarne i conti: una volontarietà estorta quindi quella dei mutilati, deturpati nel corpo, nell'anima e nella dignità anche se liberi dalle grinfie del debito... e anche il finale è molto più "umano" e "giusto" della realtà. Fra tempi e paradossi della giustizia italiana, non è improbabile che molti dei 42 fermi si dissolvano in bolle di sapone o in soluzioni di compromesso per poi continuare come se nulla fosse. Invece nell'opera di KKD, violenta e spietata più che mai, allo spaccaossa andrà a finire decisamente male.