giovedì 26 settembre 2013

Per me ha già vinto così

Sarebbe solo un inizio, ma per me è come se avesse già sbaragliato tutti, per dividersi tra interviste, fotografie, ammirazione e invidie:

 http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2013/09/25/news/la_grande_bellezza_di_paolo_sorrentino_l_italiano_agli_oscar-67228381/

E comunque la strada è lunga, perchè praticamente è il candidato italiano, non uno dei cinque nominati. Incrocio le dita e spero.

lunedì 9 settembre 2013

Dimmi che scarpe compri e ti dirò che fanno schifo!

E' proprio vero che comprare un bel paio di scarpe, nuove fiammanti e perfette, mette di buonumore.
E' quanto è successo a me oggi pomeriggio, anche se devo dire che la mia giornata era stata già di per sé piuttosto tranquilla e piacevole.

Vado in un maxinegozio di scarpe che ha aperto da un anno e in cui non ero ancora stata. Lo scopo? Trovare un paio di scarpette da corsa, quindi morbide e pratiche, di colore scuro o comunque con meno rosa possibile e che non superassero i 50 euri, visto che c'erano i saldi e l'assortimento lasciava intuire una scelta più ampia di altri negozi. Vado, vedo, saluto da lontano un mio amico che stava parlando al cellulare...e in effetti vinco. Su uno scaffale trovo infatti un modello di Reebok da corsa semplice, morbido e leggero (tra l'altro, un modello Kids, da ragazzi!!!) e super economico, roba che non raggiungeva i 30 euri!
In quel mentre, presa una scatola con un paio del mio numero, mentre cerco una seduta per misurarmele, ecco che mi ritrovo faccia a faccia con il mio amico, Tommaso, che ha smesso di parlare al suo Iphone. Ci salutiamo, due parole su amici, cuore e palestra e, ahimè, lui lancia un'occhiata impietosa verso le "mie" Reebok.
E parte una specie di ramanzina: "Non ti comprerai quelle brutture lì, blu che non si possono guardare, da pensionata? Fanno schifo!! Ma comprati una scarpa fighetta, allegra, colorata, alla moda, così quando conoscerai altri ragazzi loro te la vedranno al piede e farai colpo e avrai un successone...Ma compra queste Adidas...o queste Nike, sono appena uscite....". Io lì per lì arrossisco e mi difendo timidamente: "Ma dai, ci devo correre, mica andare a rimorchiare, e poi mi sembravano carine, semplici... Vorrà dire che le userò nelle notti senza luna piena, eheheh...", nel frattempo però mi guardo intorno, osservo per gentilezza le scarpe che lui mi indica, di quelle bianche-arancione fluo-verde strobo o nere-verdi-grigie, con suole zigzag, con allacciature grottesche, tra l'altro tutti modelli da uomo e con prezzi non altissimi, ma ben oltre il mio budget mentale. Ma appena l'Iphone di Tommaso risuona, mi impossesso del pouf più vicino e mi provo la scarpina agognata, che si rivela perfetta per il mio piede. E quando mia mami mi passa vicino e chiede se ho trovato qualcosa, asserisco e mostro la mia preda. Mi congedo da Tommaso, gentile nel consolarmi per la mia storia spezzata quanto critico verso il mio acquisto, oltre che annoiato per il maxiritardo della sua fidanzata, vado rapida verso la cassa e pago coi miei umilissimi soldini, fiera della mia perseveranza e soddisfatta delle mie nuove running. Eh si, perché il piede è mio e me lo vesto io, ma soprattutto voglio un oggetto adeguato al bisogno...e che mi assomigli un po'. Che me ne faccio di una scarpa superstar (da ginnastica poi, ricordiamolo, mica da discoteca o da cerimonia!) se io mi sento l'ultima delle sfigate, delle reiette, delle abbandonate? Che me ne faccio di un oggetto colorato e luminescente se dentro sento grigiore e oscurità? Che me ne faccio di una cosa che dovrebbe esaltarmi o farmi apparire più allegra quando invece devo sfogare negatività e malumore, anche col mantenere toni bassi? Meglio una cosetta anonima nell'aspetto ma ottima nella funzionalità, che è quanto mi occorre, e di un bel blu malinconico-ma-non-troppo. Un oggetto efficiente ma non impegnativo, che non mi metta a disagio perchè "troppo". E come ho detto a inizio post, che mi piace moltissimo e mi ha fatto gongolare per tutto il tragitto fino a casa, con mia madre contenta quanto me.