venerdì 29 giugno 2012

Quest'anno va di moda il nero...

Eh si, l'ultima tendenza dell'estate 2012 è il nero, praticamente in ogni settore del vivere quotidiano.

Come compagnia domestica è bello e affettuoso


Come vestito snellisce e conferisce eleganza e semplicità




Come bevanda è corroborante ed energizzante



Come giocatore di futbòl prima o poi convince tutti



Dico bene?

(Un grosso in bocca al lupo all'Italia!!!)

mercoledì 27 giugno 2012

Red lights nightmare

Stanotte ho fatto un altro sogno strano, ma anche molto, molto, molto inquietante. Osceno per lo più sostanzialmente e concettualmente, non volgare. Di quelli che sarebbero piaciuti moltissimo a Sigmund Freud.
Ho sognato un rapporto carnale con un mio consanguineo, più giovane di me, addirittura minorenne. Quello delle crostatine del post qui sotto, che negli ultimi due anni ho aiutato più volte a settimana coi compiti e proprio in questi giorni ha avuto gli orali per la licenza media.
Devo parlare di questo che praticamente è stato un incubo, così magari lo esorcizzo e ridimensiono, perchè è da stamani che, svegliatami, ne sento l'ombra, ne rivivo frammenti di sensazioni e mi metto la mano sulla fronte, con vergogna, stupore, smarrimento. E ripeto, sono in gran parte le sensazioni in questo sogno ad avermi disarmato, visto il complice della mia visione onirica. E il 90% dei miei sogni sono intensi e pesanti più per quel che provo lì per lì - gioia, dolore, paura e mille altre sfumature di stati d'animo, con un realismo agghiacciante - o per quel che dico (cose ben più brillanti e acute che nella realtà, una hyperVanessa insomma), piuttosto che per quel che faccio, che non è nemmeno molto dettagliato.
Sarò breve. Sono in vacanza in una casetta al mare, con tante stanzine da letto, con alcuni miei cugini 40enni e appunto i loro figli, fra cui il mio scolaro 14enne; siamo stati al mare e ad un certo punto, dopo cena, io e lui ci troviamo in corridoio, ci guardiamo negli occhi giusto un attimo e ci chiudiamo in una camera, dando vita ad un'intimità fisica per la quale, nel mondo reale, mi meriterei morte istantanea per linciaggio e sputtanamento mondiale. Ma le cose scioccanti sono state le "parti" forse più dell'"intero": la complicità degli sguardi (lui, che è ancora un po' infantile e bambino, qui appariva molto più maturo, serio e consapevole), la volontà precisa di compiere l'atto, che non era un capriccio o una voglietta ormonale fugace, ma un vero desiderio, forse anche con una certa dose di gratitudine da parte sua.


L'intensità degli abbracci e delle carezze, anche a livello di "inquadrature" (ho ancora in testa un fotogramma delle sue spalle e del suo torace, peraltro ancora più atletici che nel reale, o del mio viso appresso al suo collo, visto che è uno spilungone), roba che sembrava di vedere un film.


Il silenzio scosso solo da respiri sempre più tesi, fra paura e piacere. La mia testa che faceva coabitare tranquilla un senso del vietato con la gioia per la bellezza di una sensazione da preinnamoramento, in cui ci si sente desiderate e si desidera, insomma il meraviglioso dare-e-ricevere di un rapporto carnale che si può definire d'amore. Infine quella sensazione fisica di *se fossi stata maschio avrei avuto un sogno bagnato*. Poi ci rimettiamo in ordine, io scelgo un vestitino bello estivo e mi preparo, visto che era in programma di uscire, e mentre siamo soli per strada gli faccio una mezza battuta e un sorrisetto tra l'allusivo e il collaborativo, e già mi ronzava in testa a ripetizione il concetto del fattaccio che avevo, ma anche avevamo (lui era consapevole e complice, eccome se lo era) commesso.
Non ricordo nient'altro...ma direi che è sufficiente quanto sopra. Menomale che la pizzata per la sua licenza media ci sarà a metà luglio, quanto basta per riprendermi un po' e per mitigare il mio attuale imbarazzo! Ho anche intenzione di portare in premio per la promozione un libro interessantissimo, "Auschwitz spiegato a mia figlia".


Che brava generosa ragazza che sono, eh?

martedì 26 giugno 2012

Ritorno al web

Sei giorni senza Internet, da paura!!!
Ho appena ripristinato il mio collegamento dopo quasi una settimana di tentativi falliti alla grande e dopo una capatina al lavoro, sabato sera, per poter almeno controllare eventuali commenti!


Prima di tutto, venerdì sono stata in spiaggia e la prova costume è andata abbastanza bene, soprattutto psicologicamente. Mare e sole sono un bell’aiuto per camuffare i piccoli inestetismi e poi respirare iodio, godere della frescura del bagnasciuga, fare un bagnetto rinvigorente e camminare con l’acqua sotto i polpacci sono un toccasana per salute, circolazione e muscoli! Niente male anche aver mangiato albicocche e susine dell'orto, tra un riposino e l’altro! Senza dubbio come giornata è stata bellissima, è stato come andare ad una Spa economica! A casa poi, doccia tiepida e crema doposole antizanzare, bella idratante!

Sabato inoltre ho iniziato il secondo weekend alimentarmente virtuoso. Praticamente mi sono detta di approfittare delle elevate temperature e, almeno nei fine settimana, mangiare meno degli altri giorni: in soldoni, niente pasta a pranzo come a cena, niente caffè, poca carne, acqua e succhi di frutta a volontà. E almeno per merenda (se non anche per colazione) mi devo imporre di rinunciare il più possibile al latte coi frollini e mangiarmi uno yogurth bianco con sbriciolato un biscotto Grancereale, visto che ne ho due pacchi compratimi dallo zio (le odiate crostatine, povere loro, le ho già regalate ad un cugino adolescente alto già 1,70 m!). E menomale che ho ricomprato il latte parzialmente scremato, visto che sempre lo zio me l’aveva preso intero!

domenica 17 giugno 2012

Ritorno all'ordine

Ebbene si, questo post è di sfogo, è per lavare i panni sporchi di famiglia qui sul web!
Ho una bellissima famiglia con tanti zii (nonni ahimè non ce ne sono più), di cui due che vivono, con rispettive famigliole, a 50 metri da casa mia. Uno di questi. M., lavora e vive fuori città, a 400 km di distanza, e ieri è ripartito dopo due settimane. Che per lui sono state di ferie, riposini e commissioni, per me e mia madre sono state di eccesso cucinino e mangereccio.

Mi spiego. Questo zio M. ha la passione del cibo: mangia giusto ma ricco, tipo dipendesse da lui non si mangerebbe mai la pasta in bianco, ma sempre ben condita, ma anche non si rinuncerebbe mai ad un secondo sostanzioso, con almeno due contorni. Ed essendo lui vicinissimo a casa nostra, o ci invitava lui a desinare con sua moglie, o venivano loro da noi; più di rado andiamo a casa degli zii e di mia cugina Fianchi Stretti. In soldoni, ci sono state almeno cinque cene succulente a settimana, più qualche tea break dove però circolavano caffè e caffellatte corposi, con schiuma e panna, biscotti, pasticcini artigianali, tortine con crema, crostate.
Mia madre quindi si è ritrovata a cucinare in quantità più abbondanti del nostro solito menàge: se in genere ci facciamo 120 gr di pasta al pomodoro in due (che poi avanzano spesso due fili per la mia cena), con lo zia e la zia  il primo diventa 400 gr di amatriciana! M. adora il fritto, quindi per tre volte mia madre ha fatto i suoi epici vassoi di carne, pane e verdura: buonissimi, ma impegnativi! E tra mangiare X grammi di verdure e mangiare X grammi di verdure fritte, un minimo di differenza c'è, direi. M. adora la parmigiana, per cui mia madre una mattina si è industriata a fargliene una bella teglia, accaldandosi, stancandosi e soprattutto riempiendo, per l'ennesima volta, cucina e salotto di odore di cibo fritto, roba che sembrava di essere in Val Padana.
E per quanto le mie dosi siano modeste, ho assaggiato tutto e alla fine ingurgutato qualcosa in più, anche se mi sono sgamata dolci e crostate e ho continuato a saltare caffè extra e a mangiare più verdura e frutta che potevo.

Un altro problema: la dispensa di casa mia. Di solito sono io a fare spesa e commissioni, ma ahimè zio M. adora girare per supermercati, guardare le offerte, confrontare i prezzi e soprattutto comprare...cioè fare scorte di guerra. In due settimane ha insistito per rifornirci di varie cose, in parte pagando di tasca sua!
Adesso in casa mia ho una prateria di commestibili extra, che io al 90% mai mi sarei sognata di acquistare, e proprio ora con l'inizio del vero caldo:
- barattolone di Nutella da 750 gr
- due pacchi di biscotti Atene
- due pacchi di Grancereale di due tipi diversi
- due barattoli di marmellata
- un pacco di crostatine (che detesto)
- cinque buste di crema di asparagi in polvere
- due buste di minestra al farro
- almeno una ventina di barattoli di legumi vari
- una lattina di pesche sciroppate (che detesto)
- tre vaschette di gelato multigusto
- un pacco da tre wurstel midi al ketchup
- un barattolo di malto in polvere
- dodici scatolette di tonno
- the aromatizzato in bustine e in foglie
- formaggini a spicchi da minestrina
- salmone affumicato
- jogurth bianco sottomarca ma buono
- succo d'arancia rossa dolciastro non buono
- succhi di frutta formato brick di vari tipi
- pacco da quattro probiotici alla fragola (quasi finiti)
- due polli e carne varia, a riempire fino all'orlo il congelatore.

Ahimè, il mio frigo non sarà mai così, con poche cose essenziali e light, nemmeno con 40°!!!
Insomma, se viene una nevicata di due metri e rimaniamo barricate in casa, non ci manca il companatico.
Ma che ci faccio con certe cose dolci che non consumiamo? E vai di regalo ai cugini con figli adolescenti, meglio! Però che noia, preferivo avere una dispensa meno ingombrata e stressante, poichè ora per cercare qualcosa bisogna fare gli scavi archeologici fra cose al limite dell'inutile.
Va beh, guardo il lato positivo: almeno per una settimana abbondante mi basterà prendere pane e cose fresche!

E soprattutto, spero di non farmi prendere dalla smania di "levare roba" (un tormentone della mia adolescenza, che stress!!!) e arrotondare di forme: a metà settimana andrò a vedere le figlie di mia cugina a al saggio di danza e voglio essere il meno ingolfata possibile!

venerdì 15 giugno 2012

A volte rinascono

E dire che tre-quattro anni fa Splinder fece chiudere parecchi blog pro ana e pro mia!
Invece, qualche mese, fa mi sono bastati pochi click per constatare che ce ne sono ancora diversi, molto convinti della loro necessità e ben accaniti contro il cibo. Di nuovo ci sono grandi introduzioni mirabolanti, in cui viene sciorinata una logica apparentemente inattaccabile che chiede di non esprimere giudizi affrettati e eventualmente di esporre critiche positive, se no di sloggiare. Poi, praticamente i soliti deliri. Fin qui, mi "può" anche stare bene, perchè no? Chi sono io, normale e ormai molto lontana dalle inquietudini esitenziali e dai rollercoaster emotivi adolescenziali, per scrivere loro "mangiate di più, mangiate meglio, non digiunate, non vomitate"? Mh, magari, lo farò fra una settimana :D...
Le cose più deprimenti di questi blog, a parte che esistono ancora in numero più che sufficiente per il buon gusto e il raziocinio comuni, sono però tre.
Uno, la scarsa originalità. Vedo tonnellate di thinspot, filmatini brevi di 3-4 fotogrammi al ralenty, icone, contacalorie, scritte, regole: tutti dejavù! E menomale che fenomeni Vip da baraccone come la Nicole Richie o, peggio, quelle facce da topo delle gemelle Olsen sembrano finiti nel dimenticatoio!

Queste bimbotte qui almeno si sono levate dalle scatole: ora ditemi voi se sono da prendere come esempio estetico...Bah, forse per le meches...

Addirittura una tipa ha copiato diversi dettagli, dall'intro alle foto, da un'altra blogger che dice essere sua amica! Quasi tutti poi esprimono dramma, pathos, oscurità, tenebra, romanticismo gotico. Non ce n'è uno che sia un minimo ironico, o dedicato ad un tema un po' diverso (l'arte, i fumetti, un film) o tutt'al più tragicomico. Al 90% piangono una malattia che in molti casi si peggiorano da sole e usano come causa o effetto a seconda del bisogno o come giustificazione di/ad uno stile di vita obiettivamente brutto, con bugie, sotterfugi e autoinsulti per qualche strappo alla regola commesso magari dopo due giorni di digiuno accanito.
Due, il bisogno di esibirsi e insieme di essere compatite, tipico di chi mette foto proprie lagnandosi in modo prolisso e stucchevole di quanto siano grasse e specificando che non vogliono essere illuse con falsi complimenti. Ma chissà perchè, guarda un po', solo le bloggers magrette e ossute pubblicano autoscatti, magari con vestitini "birichini", in cui si vede subito che sono tutt'altro che quel ballottino di lardo che si lamentano di essere! Perchè la vanità, o superbia, è il primo "peccato" del genere umano, come dice Al Pacino in "L'avvocato del diavolo"...anche se si è o se ci si professa malate. E non chiamiamo in causa il dismorfismo: è proprio in foto che ci si rende davvero conto se si è dimagrite o meno. Infatti io, che a volte mi lamento che non mi vedo, che non so come sono, ogni tanto mi fotografavo "per vedermi" nell'insieme (per quest'anno non l'ho ancora fatto con questo scopo), ma se ero dimagrita lo notavo subito, con doppio sollievo: ero dimagrita e sapevo, vedevo di esserlo.

Ora, mi si risponda: come fa questa seccareccia qui sopra a non vedersi seccareccia? E' pure in mutande!

Tre, il sentore diffuso che scrivano per noia. Solo una minima percentuale ha delle idee, sane o insane che siano, e le porta avanti. Meno della metà di loro racconta e cerca di analizzare episodi di un passato recente o lontano, al di là che lo facciano per crogiolarsi un po' o per uscire davvero da un cul de sac che, ripeto, in parte hanno amplificato da sé. Ma ce ne sono tante che iniziano a postare e dopo due mesi di proclami di guerra al cibo, con un ardore degno dei primi Futuristi (si, quelli che si smembrarono durante e dopo la prima guerra mondiale, che chiamavano igiene del mondo), si stufano; altrettante scrivono meno di una volta al mese e a questo punto si potrebbero anche risparmiare il disturbo, poichè si ritrovano a buttar giù continui aggiornamenti sul tempo trascorso, perdendo di vista il presente. Non poche iniziano un blog clone a fine primavera, per tenersi occupate testa e mani per i tempi morti dell'estate; molte altre postano fino all'abuso le thinspot aggiungendo a fatica un commento microscopico o un diario alimentare, con uno stile da telegramma e corollato da esclamazioni lapidarie come "Troppo, troppissimo!".
E poi, i leit motiv!!! Ovvero: blog che vai, argomenti che trovi, tagliati "con l'accetta", quasi in fila tipo elenco della spesa. L'odio proclamato verso il cibo; il disprezzo per il proprio corpo e il grasso in eccesso; la necessità di calare di una vagonata di chili, possibilmente molto al di sotto dei 50; i trucchetti (si badi: non rimedi o consigli) per mangiare meno, perdere peso, sembrare più magre; il bisogno di sentirsi spronate nemmeno fossero sorelle, al grido ormai decennale di "stay strong"...brrrr!
Unica nota davvero positiva: due o tre elargiscono consigli oggettivamente utili, pur in un contesto raccapricciante (non vomitare, non saltare la colazione perchè poi si rischia l'abbuffata). Per il resto, chiedo scusa ma per me questi angoletti virtuali sono più un danno che un bene; nel momento in cui si scrive, tanto vale aprire davvero il proprio cuore e vuotare il sacco su veri dolori, veri traumi, veri dilemmi. Allora si che ci si sentirà meglio!

Ok, ora quasi quasi mi faccio una foto in microshorts e la pubblico qui, ma se davvero lo dovessi fare, sarà per ottenere deliberatamente complimenti sviscerati sul mio fisichino da modella! Se poi mi arriveranno insulti e pomodori, terrò i secondi e ci farò un'insalatona!

martedì 12 giugno 2012

Ragazza, ascolta il tuo corpo!

Carissima A.,
è passato un anno da quando ti ho incontrata in centro, eppure non ho mai avuto il coraggio di chiamarti per uscire. Ma leggendoti dove io so, e quindi essendo a conoscenza dei tuoi semideliri alimentari (per questo non ti chiedo come stai, posso intuire la tua risposta), meno che mai ho coraggio adesso.
Non posso dirti niente di niente: da X anni non sei più sottopeso, hai di nuovo le mestruazioni, ma dalle tue parole si intuisce che di testa sei ancora fortemente condizionata dal tuo passato di vittima del dca, anzi mi sembra che tu stia peggiorando, e con te il tuo stile di vita.
Sappi però cosa mi verrebbe voglia di dirti, alternando sussurri a grida:
- a 30 anni il metabolismo rallenta anche se vai 4 volte a settimana in palestra, quindi comincia a fartene una ragione
- hai un'alta percentuale di muscolo, che già di per sè urla cibocibocibo: perchè torturi mente e corpo con 1000Kcal scarse al giorno?
- ma proprio non ti viene in mente che anche il corpo vuole la sua parte e non basta una forza di volontà ferrea, che per fortuna non hai più da X anni?
- in effetti mangi in maniera sana e bilanciata, ma è mai possibile che una dose quotidiana (fino a 100 gr distribuiti nelle 24 ore) di pasta-riso-pane siano così malsani? E che non puoi regalarti 3-4 volte al mese il tuo piatto preferito, che pure brami come acqua nel deserto?
- ma perchè, te che dieci anni fa sembravi una leonessa, l'anno scorso non hai rotto il muso all'ennesimo dietologo che ti ha detto tutte quelle cose false e spiacevoli - anzi traumatiche?
- ma se sei una golosa cronica, che mangia anche i piccioli della frutta pur di masticare qualcosa, perchè non te ne fai una ragione e mangi di più?
- ma a 30 anni, dopo venti di ossessione dovuta al cibo e Y di inferno anoressico+fame+insonnia+ossessioni croniche+attacchi di panico+ansia+crampi intestinali, non ti sei un po' rotta i cojones, anche per un istante???
Che dire, io continuo a leggerti e a sbalordire.
La solitudine non può essere una male così grande da essere sostituito con l'autoprovocarsi una malattia così lunga ed estenuante.
Un bacione, va', tanto ha zero calorie!
Con affetto, paura e dolore, V.

lunedì 11 giugno 2012

Let's talk about her....

About Cellulite. Yes, you read correct!

"La cellulite fa schifo!", gridò anni addietro Wanna Marchi.

"La cellulite è una malattia", disse la pubblicità della Somatoline, che osò aggiungere, perculando mezzo mondo occidentale femminile, "La combatti dormendo".

A parte che quando dormo a fatica combatto la stanchezza, ma la cellulite davvero no, anzi, magari si espande proprio mentre faccio i miei sogni grotteschi! Ne ho poca, ma sempreverde, roba che non si schioda, si attenua (con massaggi al bicarbonato o con uno scrub, con creme, con spicchi limone passati sulla parte incriminata, con una dieta giusta, tanta acqua e attività fisica) ma non se ne vuole andare del tutto, si riduce ma non vuole dare le dimissioni. Peggio di un parlamentare!

La cosa buffa, ma nemmeno tanto, è che ce l'ho pur non pesando molto. Eh si: normopeso non coincide con astensione dai piccoli inestetismi femminili - non che sia il mio obiettivo. E fra le mie amiche e conoscenti, di cui l'80% più floride di me, non ce n'è una che abbia più buchini della sottoscritta; addirittura la Chiarina, una fuscella di 45 kg, due estati fa sfoggiò un po' di pelle a buccia d'arancia perchè aveva appena concluso una cura ormonale, e di lì a poco rimase incinta! E io che invece sembro perennemente superimpasticcata di estrogeni!

Eppure, guai a parlarne! Ecco illuminanti esempi:

A cena, chiacchiere fra donne
V: "Mi piace tanto usare le creme.... Uso una crema dell'Erbolario e un'altra profumata Roberto Cavalli per braccia e gambe, una termale per le mani e una effetto-freddo della Bottega Verde per la cellulite..."
Interlocutrice 1 (e parte l'espressione KenShiro inca**ato): "Ma che c'hai te, la cellulite? Ma nel cervello, vedi..."
V: "........ ((Veramente su cosce e natiche))".


Al mare, fra donne
V: "Eh si, sto facendo un po' di aerobica e passeggiate,  per vedere di levarmi un po' questa cellulite..."
Interlocutrice 2 (e scatta l'occhiataccia Fusar Poli-Margaglio): "Tu la celluliteee? Ma sta' zitta vai...te la cellulite..."
V: "....... ((si, forse è meglio))".


A passeggio, fra donne
Interlocutrice 3: "...e ho comprato la crema rassodante X in farmacia! E' in offerta speciale, che fortuna!"
V: "Che bello dai, e qual è la farmacia? Quasi quasi me la prendo pure io!"
Interlocutrice 3 (bile in pole position): "Ma mi prendi in giro? A che ti serve a te, guarda come sei secca!"
V: ".... ((e pure un po' frolliccia, prego))".



Quasi quasi mi fotografo una coscia e la pubblico qui sul blog....

venerdì 8 giugno 2012

Ex ragazzo da incubo

L'altra notte ho sognato il mio primo fidanzatino - non chiedetemi a quanti sono arrivata, eh!
Quello con 3 anni più di me, che aveva avuto già due ragazze.
Lui cicciottello e mangione, astemio non fumatore, di quelli pratici.
Io asciuttina, pepsidipendente, amante della crema di whisky, della birra e dei romanzi papponi.
Lui superficialotto, bugiardello, falsetto, stronzino, comandone.
Io ingenua e scema, con un'orribile propensione a farmi comandare e a obbedire, e pure in silenzio. Praticamente con il cervello a comparti stagni: ora lo uso, ora no.
Sorvolo sul fatto che mi ci misi assieme perché in pratica non ebbi il coraggio di dirgli di no.

Prima di parlare del sogno, un flashback. Due lustri fa - avevo 18 anni - un pomeriggio in un acquapark con lui e il suo gruppetto di 19enni amici estivi: quattro sfigatelli brufolosi cui una faccia di culo da paura e una sicurezza marmorea hanno regalato giornate tardoadolescenziali più giulive e spensierate delle mie. Io avevo addirittura un costume intero, verde-e-arancione, perché "in piscina si va col costume intero, vero?".
Mezz'ora dopo che eravamo arrivati il mio lui mi brontolò nemmeno fossi stata sua nipotina quando scoprì che avevo paura degli scivoli e che avevo salito le scalinate per buttarmi ma all'ultimo ero scesa in preda a vertigini. Questo per ben due volte, mentre gli altri salivano e scivolavano a rotta di collo, nemmeno ci fossero state mazzette di banconote in quegli scivoli. Io poi, nel mio snobismo vergognoso, avevo le unghie abbastanza lunghe da impedirmi di giocare a pallavolo, pratica abituale di quel gruppetto e che lo teneva unito più dell'amicizia e della stima. E quindi, altra brontolata.
Poi bagnetto, sole, pranzo, sole, passeggiate, bagnetto, sole, gelatino. Verso le 17 mi erano passate quasi del tutto la frustrazione e l'uggia, quando sento Sfigato1 e Sfigato2, del gruppetto del mio Lui, che danno voti alle ragazze che passano. Io allibisco, credo di non aver sentito bene. E danno pure voti bassi anche a quelle belle, quei due cessi con le gambe! Poi si accorgono che li guardo, e allora si prendono il disturbo di dare un voto pure a me: un seino scettico, molto umano, come direbbe un noto personaggio comico. Al danno la beffa. Ovviamente, il mio Lui non mi ha potuta difendere: dormiva russando come un trattore, ebbro di patatine fritte e di tuffi - non che da sveglio si perdesse un culo o un paio di tette appena migliori dei miei. Una giornata da dimenticare, e invece eccola qui, seppure esorcizzata.

E dire che ieri notte il mio sogno è stato di tutt'altra musica. Ho sognato questo mio primo fidanzatino che mi chiedeva cento volte scusa, imbarazzato e ostinato, mi scriveva bigliettini infantili con disegnini e parole ammorose, mi diceva rassegnato "Niente da fare, sono sempre innamorato di te" pur essendo sposato da quattro anni, assolutamente sincero e pentito dei suoi sbagli. E la mia risposta? Beffe, semindifferenza, sarcasmo, risatine, monosillabi. Che sono str*nza, si, ma mai quanto lo furono lui e i suoi amici seborroici!

giovedì 7 giugno 2012

Hotdog a processo

Pranzo di famiglia; Vanessa si scofana una porzione medio-piccola di riso con poco burro, 6-7 fettine di pane baguette (quindi del diametro di una pallina da golf), un pugno di spinaci, due noci e mezza pesca. Vanessa pilucca un ultimo crostino dicendo a mezza voce "Ma chissene...", ben sapendo che non sta facendo danni alimentari (tutt'al più li ha già fatti). Interviene suo padre, con tono non polemico: "Guarda che sarà molto più calorico quel panino al wurstel che mangerai stasera alla partita...".

Quando mi prendono le voglie, sono terribile! Alla fine un panico così, senza troppe salse, non dovrebbe avere più calorie di una pizza!

Allorchè la gaudente ragazza risponde beata: "Si, si, il trucco è limitare le porzioni!". Lei parla così perchè sa già che dopo mezzo pomeriggio di lavoro, uno yogurth bianco per merenda e due ore di commissioni, mangerà quel fatidico hot dog (agognato da una settimana!) non prima delle 20,30, con uno stomaco ululante dalla fame, e si disseterà con una coca light e acqua minerale. Poco ketchup per non soffocare il sapore di carne e pane caldi; niente patatine, perchè in quel chiosco non le fanno nemmeno tanto bene. Quanto basta per non farsi troppi sensi di colpa, no? 

domenica 3 giugno 2012

Ah, il sano dialogare!

L'essenziale è invisibile agli occhi
Amica-che-non-vedo-da-mesi: "Sei a dieta??? Come mai?"
V.: "Eh beh, per stare meglio, per farmi andare meglio i vestiti..."
Amica-che-non-vedo-da-mesi: "Ah, comunque non si direbbe, sei uguale a prima!"
V.: Ah si? Ehehe... ((Beh, non mi sembra il caso di farle vedere che mi sta andando via la cellulite...))


Domande di dubbia intelligenza
Amica Tizia: "Sei sempre a dieta? Ancora?"
V.: "Eh si, farla per cinque mesi e poi smettere non mi sembra la cosa migliore"


La morte del dialogo
Amica Caia: "...E come sta andando la tua dieta?"
V.: "Beh, non mi lam..."
Amica Caia: "No perchè io pure tre mesi fa mi so' messa a stecchetto eh devo perdere dieci chili e anche di più perchè non mi posso più vedere non mi sta più niente il mio ragazzo guarda quelle secche e allora mi so' detta ora dimagrisco e ora vedrai quello dove guarderà ho eliminato pasta e pane ma dopo un mese ho riacquistato tutto e di più avevo una fame al lavoro svenivo ho fatto l'abbonamento in palestra ma non ci vado mai che p*lle trecento euro di semestrale buttati ma tanto se non ci vengono anche Sempronia, Domiziana e Messalina mi annoio perchè non conosco nessuno ieri volevo andare a correre mi so' detta ora vado e smaltisco ma poi mi è tornato il dolore al ginocchio sai quello operato tre anni fa eh si dovevo fare più fisioterapia che scema si lo so ma poi in un mese sono andata a tre matrimoni e una comunione e ho mangiato anche il tavolino ma come fai a trattenerti con tutte quelle cose buone lì sotto al naso e con quello che ho speso per i regali mi so' detta ora mi rifaccio con gli interessi e che cavolo domani è un altro giorno no ma poi so' stata male due giorni e poi mi so' venute le mie cose e so' stata una settimana tappata in casa un mal di pancia non te l'auguro ma sabato sono andata in centro e apericena madonnina ho fatto tre giri di spritz che nemmeno mi piace ma c'era Adriano e sì ho fatto un po' la splendida lui è figo due bicipiti così stava con una cicciona ora si è lasciato ma non pensare male voglio dimagrire per me stessa e poi tanto voglio troppo bene al mio ragazzo anche se a volte fa lo str*nzo l'altra domenica sono andata a pranzo dai suoceri che ansia ma buone le lasagne di quella strega ma tu avessi visto i dolci tre tipi ce n'erano ma ne ho presi solo due non mi chiedere quanto peso voglio buttare la bilancia quella maledetta prima mi pesavo due volte al giorno va fatto al mattino dopo evacuato se lo fai dopo cena ti prende male ma hai provato il beverone Herbalife è la mia salvezza uno a colazione e uno a pranzo poi a cena un piatto di spaghetti e vai ma a me non riempiono e allora come faccio mi sa che devo trovare la vecchia dieta della mia dietologa ma non ci vado mica al suo studio sai che partaccione che mi fa appena mi vede così ingrassata e gli esami del sangue e la pressione..."
V.: "Addio, parto per la Nuova Zelanda, buone cose!"
Amica Caia: "Nuova Merenda? Quante calorie ha? Comunque ciao baci bella stavo per salutarti ho una pizza con le amiche ma bastadietastaibenissimocosì"

sabato 2 giugno 2012

Forma, sostanza, densità

Continuo a mangiare in quantità contenute, a salare e zuccherare al minimo, a non privarmi di verdure e frutta, a evitare caffè serali, salumi, junkie food, dolci che non siano in porzioni degne di un bambino di cinque anni. Ma cavoli, non riesco a fare attività fisica con costanza, ogni giorno ce n'è una. O la chiamata extra per un lavoro, o una commissione, o una complicazione. Impossibile stabilire giorni e orari fissi per aerobica e walking. Eppure dimagrire senza fare attività fisica moderata è uno dei peggiori errori che si possano fare, un'ingenuità diffusa e che non si vuole ammettere. Come ben si sa, personalmente non devo perdere tanti chili ma qualche centimetro, ma ginnastica, pesi o semplici camminate e sbiciclettate sono buone abitudini universali, che fanno bene a tutti, me inclusa. Figuriamoci per chi è a dieta. Perchè quando si dimagrisce si perdono prima i liquidi e poi la massa magra, che è più pesante di quella grassa...e solo dopo un po' si riducono le zone adipose.

Riecco un illuminante esempio, per quanto estremo, gentilmente preso a prestito dal repertorio di immagini pubbliche della milionaria Nicole Richie, di magrezza tutt'altro che bella - e di come a volte un pareo coprente sarebbe potuto essere davvero il miglior amico di una ragazza. Si, sono cattiva.

Quindi chi vede l'ago della bilancia scendere solo a causa di un'alimentazione ridotta, di contro si ritroverà un fisico a poco a poco appesantito dalla perdita di tono muscolare. Sgonfiato, svuotato. E' inutile calare di una taglia di pantaloni quando poi la forma delle natiche assume la forma di un cero sciolto, no? O avere meno pancetta ma manigliette molli, nascondendosi dietro la finta soddisfazione di (poter dire di) essere più leggeri! Poi ognuno fa quel che può, ovvio, ma non si dica che dimagrito coincide necessariamente con bello! Quanto sono più carine le tipe sode e toste, energiche e toniche, "alla Shakira"??? Se permettete...

Natiche alte e allenate, cosce modellate, punto vita scolpito: la nota cantante colombiana mi piace davvero troppo! Ho deciso: domani mi faccio bionda!