sabato 19 gennaio 2019

Per un'ora di invidia con Vanessa: la nonchalance di Wanda Nara


Siamo alle solite, ci casco sempre. Guardo più a cosa hanno gli altri senza soffermarmi sui miei punti di forza, ritrovandomi a pensare di dover inseguire, sempre e comunque, anche se in parte, modelli comportamentali. E si, un po' invidio.

L'altra sera, in un noto programma televisivo, un non meno conosciuto inviato porge un premio a Wanda Nara, procuratrice sportiva del calciatore e marito Mauro Icardi oltre che madre, modella, influencer, commentatrice televisiva. Bionda, belloccia, indaffarata, danarosa, famosa.

Ma io a Wanda non invidio la notorietà, la bellezza, il lavoro, il portafogli, lo stato di famiglia e alla fine neanche la dichiarazione dei redditi, checché siano tutti molto più "interessanti" e desiderabili dei miei. 

Nel servizio televisivo, palesemente ironico e bonario, Wanda sfoggia una nonchalance degna della regina Elisabetta, mostrando iniziale sordità di fronte ai richiami dell'inviato, parlando il meno possibile, schermandosi dietro ad un paio di occhialoni neri, sorridendo e gesticolando in maniera quasi impercettibile, con quella che più che gentilezza fredda sembrava indifferenza menefreghista. 

Ha giocato il suo gioco o come dir si voglia si è fatta i cavolacci sua, anche se poi qualche dichiarazione l'ha lasciata, in quel turbinio di domande con cui il cortese inviato l'ha tampinata fino all'ascensore. Non si è fatta condizionare, non ha mostrato il minimo imbarazzo, non ha detto niente che non voleva dire anche a costo di risultare antipatica, che tanto i suoi 4 e passa milioni di follower non si disiscriveranno certo per queste bazzecole da impiegatini o gli sponsor si scanseranno - giammai!

Impara Vanessa, impara! Tu che con le tue remore, i tuoi fantasmi, i tuoi devo-perché-devo innestati, i tuoi freni inibitori e la tua eccessiva empatia ti stai malinconicamente strozzando da sola! Imparaaaahh!! E magari, quel taglio di capelli....perché no?

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