lunedì 12 marzo 2018

Sarri "non" sfancula la giornalista carina e mi fa appassire la mimosa

Basta poco, nella difficile ed infinita lotta delle donne verso una sorta di parità con gli uomini, per far passi indietro, anche solo simbolici, come ad esempio dopo questo episodio, riguardante una risposta del tecnico del Napoli Maurizio Sarri ad una giornalista.
Donne e uomini non saranno mai uguali fisicamente, quindi certe professioni più impegnative a livello di muscoli saranno prerogativa maschile, ma almeno nei mestieri "di testa" sarebbe bello, moderno e sensato iniziare a trattarci tutti sullo stesso piano. Uso il condizionale perché è una cosa tutt'altro che semplice e i pregiudizi e le antipatie sessiste in alcuni settori, come quello del calcio, sono fortissimi.
Nessun complimento a Maurizio Sarri per la scarsa originalità della sua frase "siccome sei una donna e sei carina, non ti mando aff4nculo", tirata fuori solo perché si era sentito chiedere se lo scudetto fosse compromesso dopo lo 0-0 di iersera. Frase arrivata nel dopo partita e a caldo, lui poi si è scusato come ha raccontato la giornalista campana, ok ok ok, ma quanti di voi come me sono convinti che davanti ad un cronista di genere maschile non avrebbe pensato affatto ad impedimenti estetici e pseudo etici per un ipotetico sfanculamento?

Che poi, analizziamo questa barbarie di frase. Prima di tutto chi cacchio è Sarri per arrogarsi il diritto di mandare da qualche parte, aff4anculo poi, una persona che sta svolgendo il suo lavoro, fra l'altro delicato?
E poi scusate, cosa c'entra se quella è carina, bella, brutta o roito? Ma Sarri è davvero così cavernicolo da farsi condizionare dall'aspetto fisico? E durante un'intervista? E alla sua età poi: non ha mica vent'anni e gli ormoni a gallina!
E poi, cosa cacchio vuol dire "siccome sei donna...", perché, una donna non può essere mandata a quel paese? Aveva paura di sciuparla, forse? Forse si, ma evidentemente ha preferito umiliarla, ghettizzarla e condizionarla nel normale svolgimento della professione, e alla fine tanto valeva un gaio e più onesto "v4ffa" - ma anche un semplice silenzio stampa, no?
E poi che ne sa Sarri di cosa è una donna, visto che ha voluto arrogarsi il diritto di usare questo epiteto, se l'ha inquadrata e trattata da femmina inferiore da sottomettere indirettamente con finta cavalleria? O il suddetto appellativo era tanto per rincarare la dose di veleno? Eddai Mauri', la prossima volta collega il cervello se proprio non ce la fai a startene zittino.

Un ironico, anzi sarcastico e amaro grazie a Sarri per aver spolverato una delle frasi del kit perfetto del retrogrado sessista ma soprattutto, nella domenica a chiusura del weekend dopo l'8 marzo caduto di giovedì, per aver vanificato in un sol colpo tutti i bei pensierini, le frasi affettuose, le dediche accorate e le mimose donate, facendo appassire tutto quanto.

3 commenti:

  1. Questa me l'ero persa! Che chicca! Nonostante il medioevo sia passato da tempo, si ragiona ancora così, noi donne per prime anzi io prima.
    Basta pensare che quando ci sono le bimbe da incastrare, mi danno come se fossi l'unica persona nella faccia della terra perché è la mamma che deve "badare ai figli".
    Poi chiaramente mi maledico ogni volta.. i figli si fanno in due!

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  2. L'interscambiabilità genitoriale..... E che è, roba da mangiare???

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  3. Sarri è un imbecille e non è neanche la prima volta che fa uscite così a cazzo.....

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