giovedì 6 agosto 2015

Oggi sono io una bomba atomica

...ancora inesplosa ma che potrebbe scoppiare. Chiedo scusa per il cattivo gusto insito nel confronto, ma oggi va così. Non mi piace parlare di me, preferisco scrivere 50 post stupidini e frivoli e finti divertenti piuttosto che uno vagamente serio, ma oggi - ora appunto - è una di queste volte.
Più che una bomba, sono un'adolescente. Incazzata, frustrata, incompiuta, smaniosa, insofferente, a metà strada tra una strategia e un'altra ma in cento "settori" diversi. Più unico che raro, solo col mio corpo ho raggiunto un piccolo accordo di pace armata, incredibile davvero.

Non mi è successo "niente di grave": i miei affetti stanno bene, non ho tamponato l'auto, non ho malattie, non mi si è incendiata nè allagata casa come neanche quella piemontese, non ho litigato con nessun amico.
Mi sento però al limite della saturazione di tante piccole cose forse anche minime ma che, sommate insieme anche alla mia situazione esistenziale e lavorativa, oggi stanno davvero toccando il limite. 
 
Maledico il mio lavoro che è una collaborazione a calendario e a chiamata, in cui dieci mesi l'anno lavoro circa 18 ore a settimana domenica inclusa.
Maledico il clou dell'estate perchè non ho "niente" da fare, ho pochi soldi, ho varie spese, ho mille idee, ho zero potenzialità, ho potere decisionale pari a - 50. Fare stupide cose consolatorie come fitness o corsa poi, con 37 gradi e 52 di minima di pressione, è assolutamente infattibile.
Maledico il mio carattere e ancor più la mia educazione (che ergastolo terribile, non lo raccomando al mio peggior nemico tranne oggi) da bimbetta brava e obbediente caduta dal pero che non sa dir di no, che alla minima situazione "inedita" viene sopraffatta dagli eventi e rigirata da sconosciuti avvoltoi ben capaci di chiedere e non dare niente in cambio, neanche briciole.
Maledico appunto queste sempre più numerose persone egoiste e avare per non dire tirchie, supponenti o peggio finte cortesi, che pensano solo e sempre al loro culo e al loro stomaco, che una volta ottenuto ciò che volevano riprendono a calpestare tutto e tutti, che ricevono e non restituiscono ma nemmeno ringraziano, ci mancherebbe! Le stesse persone poi son spesso piene o quasi di soldi, hanno stipendi, secondi stipendi, case, macchine, cose tecnologiche e armadi grandi dieci volte i miei, ma tanto fanno mille calcoli anche se devono comprare un pezzo di pane - col condizionatore acceso a 25 gradi e i rifiuti non separati.
Maledico un mondo ingrato e avido, ignorante e ipocrita, dove si loda l'ingenuità dei bambini e l'amore per il prossimo di Gesù Cristo "il più grande rivoluzionario dei suoi tempi violenti", ma chissà perchè persone adulte ingenue e pacifiste come ahimè sono anche io diventano spesso carne da macello, da biasimare prima e divorare dopo.
Maledico le mie paure e limiti, spero involontariamente inculcati e da me inconsapevolmente coltivati per buonismo, infantilismo, pigrizia o, forse, stai a vedere, timore di deludere un'immagine di me che evidentemente piace e fa comodo.

2 commenti:

  1. Oh tho! più lo leggevo più mi sentivo in empatia, arrivata alla fine mi sono detta "ma che empatia! Sembra quasi che abbia descritto i miei malesseri diffusi!".
    Alle volte, quando sono completamente frustrata, mi incavolo coi miei per avermi educata al rispetto degli altri SEMPRE, dovrei fare come la maggior parte delle persone mi circondano, anteporre l'io a tutto il resto, poi se rimane ci sei anche tu!
    Un'altra mia pecca è non sapere dire no, le due cose insieme sono un cocktail micidiale (ma solo per me).
    A correre con 37° ci vado, ma vedo spesso e volentieri la Madonna e tutti gli angeli, non posso fare altrimenti, quindi o così o così, capita anche di sentirmi male, allora rallento e penso all'obiettivo.
    Un abbraccione.

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  2. Dunque dunque dunque, abbiamo la Vanessa arrabbiata qui. Oh come ti capisco, sono andata via dall'Italia quasi tre anni fa perché troppo spesso mi arrabbiavo per i tuoi stessi identici motivi. Ora mi arrabbio per altre cose, ma meno gravi e frustranti di queste.
    E' stato così difficile per me andarmene che non vorrei tornare indietro e riaffrontare tutto neanche per sogno. Per inciso, me ne andrei di nuovo e ancora mille volte, ma quel periodo è stato tremendo perché tutti non facevo altro che farmi sentire sensi di colpa, mentre io, per la primissima volta nella mia vita, ho pensato SOLO a me stessa. E' stata dura non ascoltare le parole degli altri, ma ho fatto benissimo.
    Ora tra l'altro sono a Bratislava, non più a Brno, ho trovato un lavoro delizioso e ne ho rifiutati altri 4 full time a tempo indeterminato (non voglio farti invidia, ti sto solo mostrando quanto sia PESSIMA la situazione in Italia e quanto rosea sia invece in un piccolissimo stato come la Slovacchia) per i quali richiedevano solo la nazionalità italiana, un inglese nemmeno tanto buono e il saper comunicare in maniera decente (quindi niente laurea, niente mille anni di esperienza etc etc). E parlo di lavoro d'ufficio, aziende come Amazon e IBM, non pinco pallino a caso.
    Capisco bene che non è da tutti mollare tutto e andare all'estero a lavorare, ci possono essere molti impedimenti, affetti lontani, sensi di colpa e responsabilità, impegni e via dicendo... ma fidati: appena hai l'occasione scappa :-D

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