lunedì 11 agosto 2014

Cosa fare quando i fantasmi si fanno più insistenti?

Per fantasmi intendo stati acuti d'ansia. Ne ho avuti pochi in vita mia, di cui uno/forse due davvero buoni (probabilmente sfiorando l'attacco di panico), e tutto sommato me la cavo con il tenerli a bada. Ma negli ultimi giorni stanno timidamente rifacendo capolino nella mia testaccia, olè, e anche la paura che aumentino di numero e intensità.


Quasi sempre mi capita, in questi "stati", di visualizzare un paesaggio più o meno così, simile alla steppa russa, ma di colore blu

Cosa fare quando insorgono, quando escono dal loro coma e cominciano a farsi sentire, prima un accenno e poi un pochino di più, un pochino di più, e ancora e più spesso? Si lascia che ci scuotano di tremori, malessere, lacrimucce e stand by cerebrale o li si sotterra da qualche parte nel cervello distraendosi con un qualsiasi mezzo - anche cercare una cosa stupida su Internet*? Ci si confida dolorosamente con persone fidate, ubriacandole di negatività, oppure si fa finta di niente tipo un bel vestitino, trucco carino e tanti sorrisi? Lo si scrive su diari e blog (questo lo chiamerei un lieve accenno, una mezza confidenza), disseppellendo annessi e connessi, oppure niente, si mette tutto a tacere, gli si fa scudo, si insabbiano?

Menomale che queste ultime recenti ondate sono piccole, con rispetto parlando, e mi sembra di stare già molto meglio.


Questo gatto (il cui sguardo ricorda vagamente quello del mio) non si trova in Italia ma, appunto, nella steppa russa

*http://it.wikipedia.org/wiki/Volpone  risale all'estate scorsa: un effetto placebo tanto rapido da meritare una medaglia olimpica.

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