giovedì 7 novembre 2013

Tanto vale che faccia io il politico!

Latitano sulla stesura - o almeno fino a poco fa: chi ha capito se hanno agito? - di leggi sugli omicidi stradali, sul femminicidio, sull'eutanasia animale.
Negano cure a malati di malattie rare che si stanno curando con rimedi attendibili ma da loro dichiarati inadeguati, senza però proporre un'alternativa valida.
Girano attorno al tema della separazione civile senza trovare il coraggio di modificare la legge e ridurre gli attuali tre anni di tempo per sciogliere un vincolo matrimoniale.
Aprono le braccia sui tempi lunghissimi della legge italiana, con troppi pochi giudici per troppi processi.
Rimandano all'infinito un taglio sostanzioso sui finanziamenti ai partiti - in Gran Bretagna, tanto per fare un esempio, sono un ventesimo che da noi - come sulle diarie, sulle auto blu, sulle auto grigie, sulle scorte, sul numero di parlamentari e senatori a vita. 
Continuano a girare attorno al problema delle carceri senza trovare soluzione alcuna, come se nessuno avesse mai sentito parlare di lavoro sostitutivo e pene pecuniarie per reati minori (e fino a quarant'anni fa, cavoli, facevano pignoramenti ad hoc agli insolventi, altro che chiacchiere).
Permettono a destra e manca di iniziare a costruire opere pubbliche senza pensare se vengono finite o meno o se vengono mantenute funzionanti (vedansi i mondiali di nuoto 2009).
Chiudono gli occhi su tematiche spinose come una migliore regolamentazione - anche utile a livello fiscale - del gioco d'azzardo, delle droghe leggere e della prostituzione, come se casinò regionali, case chiuse e quartieri rossi siano roba di un altro pianeta.
Hanno messo nel dimenticatoio il bisogno di diminuire il costo del lavoro per agevolare aziende grandi e piccole. 
Si ricordano dei disastri ambientali una tantum e ignorano il concetto di prevenzione.

Ogni volta che si presenta un problema, i nostri costosi politici cascano dal pero come se non fosse di responsabilità loro e la nostra legislazione rivela grandi falle su un po' tutto, è come una coperta piena di buchi. E si rimanda, si rimanda, si rimanda. Poi si presenta un altro caso simile e ricomincia la tiritera senza provvedimenti concreti.

Il ritardo sta alla legislazione italiana come il pessimismo alla filosofia di Leopardi: entrambi sono cronici, storici, cosmici.




3 commenti:

  1. Anche per questo me ne sono andata via dall'Italia. Certo, è facile scappare invece che combattere, ma io davvero la vedo dura per questa Italia... tanto dura.

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  2. vuoi cambiare il mondo? cambia te stesso!

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  3. @ Lau, durissima , eccome!
    @ Kermit, mi accontenterei di cambiare qualche politico, o meglio di assegnare loro qualche kg di coscienza e senso del dovere!

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