Piccole soluzioni per piccoli problemi - Vanessa 3.0, The Rimini Age
martedì 23 giugno 2015
Addio Gradisca!
Magali Noel si è spenta a pochi giorni dal suo 83esimo compleanno. Si, proprio la rossa Gradisca di "Amarcord", la bella del paese che faceva girar la testa a tutti gli uomini, compreso il giovane protagonista, che redarguiva i monelli, che si concesse ad un principe arabo con le raccomandazioni di parlare bene ed essere gentile. Un altro pezzo da novanta dell'incredibile universo onirico di Federico Fellini - di cui onoro' ben tre pellicole - che ci lascia con l'immortale ricordo della sua bellezza e intensità.
sabato 13 giugno 2015
Fitspiration - B come Before&After, Booty, Burn
Before&After. Si, perché per chi inizia a fare fitness e riesce persino ad essere costante e persistente, ci sarà una bella trasformazione. Il blog della personal trainer Kayla Itsines, oggi a Londra per una tappa del suo World Bootcamp, è pieno di esempi illuminanti:
Booty. Eh si, le chiappe, le natiche, i gran glutei, che sono il muscolo più grande del corpo umano ma in alcuni soggetti sono eccessivi o troppo "molli". Ecco quindi alcuni scatti di sederi tonici e allenati, patinati ma certo più realistici delle ciliegine mignon di tante modelle diciottenni:
Burn. Qui non si allude alla famosa bibita, ma ad uno degli imperativi che i neofiti del fitness si sentiranno ripetere più spesso, per rimettere in moto corpo, muscoli e metabolismo.
domenica 7 giugno 2015
Le lacrime che non avrei voluto vedere
venerdì 5 giugno 2015
Da Torino a Berlino, 1100 km in bicicletta - Nicolò ce l'ha fatta!!!
Il giovane tifoso juventino Nicolò De Marchi ce l'ha fatta, percorrendo in bicicletta l'insidiosa distanza di 1100 km tra Torino e Berlino in tempo per la finalissima di Champions League tra appunto il team bianconero, di cui è grande, appassionato tifoso, e la superfavorita Barcellona.
Un'impresa che sprizza entusiasmo e gioia per la conquista da parte della società torinese di una finale che mancava dal 2003, anno in cui venne fermata ai calci di rigore dal Milan a Manchester.
"Quale follia fareste se la Juve dovesse arrivare alla finalissima di Berlino?" era stata la simpatica e provocatoria domanda/concorso avanzata dal team Juve, cui Nicolò aveva risposto "andrei a piedi a Berlino". Ma concretizzatosi il sogno della partitissima con in palio la coppa dalle grandi orecchie, a Nicolò è stato proposto proprio dalla sua squadra del cuore un tour su due ruote, vigilato da una bella Jeep e fornito di strumenti e assistenza. E lui ha accettato. Ha documentato il suo straordinario e appassionante viaggio sui social e ce l'ha fatta, calcando oggi pomeriggio la porta di Brandeburgo!!!
https://instagram.com/demarchi22/
http://www.datasport.it/calcio/champions-league/juventus-barcellona-berlino-a-piedi-nicol%C3%B2-de-marchi-ce-l-ha-fatta.htm
Numerosio i messaggi di solidarietà e congratulazioni a Niccolò per la sua piccola grande impresa, che ha appassionato moltissimo anche me (che pure non tifo per la Vecchia Signora) facendomi sbirciare continuamente sul suo account Instagram e che è stato un simpatico extra in questa vigilia della finale di Berlino.
Un'impresa che sprizza entusiasmo e gioia per la conquista da parte della società torinese di una finale che mancava dal 2003, anno in cui venne fermata ai calci di rigore dal Milan a Manchester.
"Quale follia fareste se la Juve dovesse arrivare alla finalissima di Berlino?" era stata la simpatica e provocatoria domanda/concorso avanzata dal team Juve, cui Nicolò aveva risposto "andrei a piedi a Berlino". Ma concretizzatosi il sogno della partitissima con in palio la coppa dalle grandi orecchie, a Nicolò è stato proposto proprio dalla sua squadra del cuore un tour su due ruote, vigilato da una bella Jeep e fornito di strumenti e assistenza. E lui ha accettato. Ha documentato il suo straordinario e appassionante viaggio sui social e ce l'ha fatta, calcando oggi pomeriggio la porta di Brandeburgo!!!
https://instagram.com/demarchi22/
http://www.datasport.it/calcio/champions-league/juventus-barcellona-berlino-a-piedi-nicol%C3%B2-de-marchi-ce-l-ha-fatta.htm
Numerosio i messaggi di solidarietà e congratulazioni a Niccolò per la sua piccola grande impresa, che ha appassionato moltissimo anche me (che pure non tifo per la Vecchia Signora) facendomi sbirciare continuamente sul suo account Instagram e che è stato un simpatico extra in questa vigilia della finale di Berlino.
Grazie signor Blatter
Ops, non queste, ma costui!
Ridi ora, Joseph Blatter! Ridi 'stoc@*#o!!!
Ebbene si, il cattivo del calcio mondiale nonché discusso presidente da 17 anni della Fifa si è dimesso neanche tre giorni fa dopo l'oceano di rivelazioni attorno al massimo organo organizzativo del pallone, ufficializzando i sospetti di tanti appassionati del gioco più bello e violentato del mondo. Tutto confermato: bustarelle per varie assegnazioni di mondiali, partite pilotate ad hoc, eliminazioni, episodi incresciosi, incoerenze, favori per ripagare i vari collettori di voti alle varie tornate elettorali, tangenti per chiudere le bocche - tutto quanto da semplici sospetti è diventato verità alla luce del sole, correlato dall'incresciosa notizia dei maxistipendi ai dipendenti Fifa, roba da 250 mila euro a cranio....quanto il presidente della Repubblica italiana insomma!!!
Ringraziamo quindi molto ironicamente il signor Joseph Blatter per aver completamente immerso nel fango il gioco del calcio, compiendo atti di un'arroganza, sfacciataggine e peso notevoli:
Anni '90: soldi incassati per far fare alla Francia il Mondiale 1998
2002: manipolazioni di terne arbitrali per far arrivare almeno una delle ospitanti Giappone e Corea del Sud in semifinale - risolta a spese dell'Italia con le decisioni arbitrali del divenuto famoso Byron Moreno, visto che la Turchia eliminò i nipponici poche ore prima, e poi della Spagna
2006: atteggiamento irriguardoso e discriminante verso l'Italia campione del Mondiale in Germania, non premiata di persona nella vittoria finale; altri soldi per l'assegnazione del Mondiale 2010 al Sudafrica anche in cambio di voti e appoggi
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Ridiamoci su, va'....... |
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Ecco, bravo, toccala, non è di merd@ come vuoi credere.... |
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Toh, ma guarda chi si vede! |
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In effetti il termine "corrotto" è quasi riduttivo... |
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Grave dimenticanza Sepp, mooolto grave |
La mia lingua batte ancora dove il dente duole: Mondiale 2002. Ne approfitto per dire che quell'eliminazione fu al 90% una grande vigliaccata, un'ingiustizia, un complotto. La nazionale italiana non era certo da finale, per carità, ma aveva iniziato decentemente e si era qualificata con merito agli ottavi, dove sulla carta avrebbe potuto superare senza grandi affanni la Corea del Sud. Il problema fu soprattutto che almeno questa squadra di casa doveva passare il turno, visto l'harakiri dell'altra ospitante Giappone di quello stesso giorno, poche ore prima. Sin da subito quindi la Corea del Sud si giovò (rigore a favore al 4'!!!!) di un arbitraggio di parte, capitanato dal messicano Moreno, che nemmeno strinse la mano agli italiani prima del fischio d'inizio, supervisionato dal "quarto uomo di Blatter" Guezzaz
http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2015/06/03/ARbG5VfE-eliminare_blatter_convinse.shtml
ma Buffon parò il penalty e l'Italia strinse i denti, passò in vantaggio, sfiorò più volte il raddoppio ma subì anche alcuni falli impuniti; poco prima del 90' però si complicò la vita da sola incassando l'1-1 dei pur combattivi avversari. Nei supplementari arrivarono altre sciagure per il team azzurro, che si vide espellere ingiustamente un giocatore ed annullare un gol valido - il quinto (5°) nella quarta gara disputata in quella manifestazione - e poi pagò cara un'altra grave amnesia della difesa (su cui soltanto quel mistosangue di Angelo Pintus poteva riuscire a riderci su, ah ah ah vai Angie, tatuati anche l'avambraccio destro e fai il cricetino al karaoke yeahhhhh) con un silver gol di un giocatore asiatico che giocava nel Perugia. Chissà, forse anche quei difensori italiani, se non sbaglio Maldini e Panucci, avevano ricevuto qualche compenso, non so, boh, mah, bah. Fatto sta che tanti pezzi grossi coreani ne uscirono contenti e soddisfatti prima ancora della squadra, che chiuse quell'esperienza con uno storico farlocco quarto posto, eliminando poi anche la Spagna ai calci di rigore. All'Italia invece andarono tonnellate di critiche, polemiche e confronti con l'eliminazione del 1966 ad opera dell'altra Corea, quella dittatoriale del Nord. Al netto di corruzioni, sono sicura che saremmo approdati ai quarti, per farci beatamente sconfiggere dagli stimati cugini spagnoli.
venerdì 29 maggio 2015
Heysel, una goccia in un mare di violenza che compie 30 anni + UPDATE FONTI
Oggi il terribile evento allo stadio belga Heysel, ora Re Baldovino, compie trenta anni. Una delle più tragiche vicende di violenza della storia contemporanea civile legata ad una giornata che doveva essere quasi solo sport come appunto la finale di Coppa dei Campioni 1985. Il dramma più sanguinoso, vergognoso e orribile che si sia mai visto, proprio perché appunto vi si assistette in buona parte in una sconcertante, surreale, spaventosa diretta televisiva che mostrava trionfanti un'inarrestabile sorda barbarie, un'inaudita incredibile stupida gratuita inutile violenza, una totale inumana inciviltà. Si accettano altri termini, io faccio fatica a mettere a fuoco in questa dolente stesura, ma devo e voglio farla perché con questo film dell'orrore sono cresciute e invecchiate molte generazioni di italiani, compresa la mia, segnate, ammonite e traumatizzate da quell'apocalittico pomeriggio di tre decadi fa.
Un sunto: partita tra Juventus e Liverpool con in palio il più prestigioso degli allora tre trofei europei; tifosi italiani inseriti in un settore confinante con quello degli inglesi, tra cui moltissimi Hooligans, per cui evito qualsiasi altro epiteto,
con pochissime forze dell'ordine a controllare il prepartita, in cui appunto succede l'orrore. Gli Hooligans, memori di vecchi scontri, iniziano a divellere la rete divisoria e a fabbricarsi pietre da lancio grazie al modesto stato delle gradinate del vecchio stadio, friabile come non mai, e a scagliarle contro gli occupanti del settore Z (che ricorda il "formaggino" del Franchi...anche lì che pieno di insulti mi sono fatta), costringendo questi, fra cui ci sono moltissimi bianconeri, ad arretrare il più possibile, fino ad ammassarsi al muro opposto che poi è franato miseramente, permettendo comunque alla maggior parte di essi di fuggire via ed evitare le violentissime sassate. Chi cerca di scavalcare le reti, anche ferendosi, chi si lancia nel vuoto per non venire schiacciato, in tremendi attimi di paura, panico, corse, spintoni, cadute, schiacciamenti e calpestamenti, il tutto in una confusione cieca, dove ripararsi e difendersi stando fermi era impossibile e dove appunto lo sconfinamento per lo sgretolamento del muro opposto ha evitato altri morti oltre ai 39 totali, fra cui 32 italiani - oltre 500 i feriti. Una carneficina, un massacro a cielo aperto e in pieno giorno di tante persone comuni, cittadini e padri di famiglia dall'aspetto assolutamente anonimo e innocuo... per ironia i tifosi juventini più irrequieti, presunto bersaglio dei britannici, erano dall'altra parte dell'impianto.
Ristabilito un minimo di tregua, sono arrivati i primi soccorsi ed è iniziato un giro di telefonate dei superstiti a rassicurare i parenti in Italia.
Sto cercando ora ora tra le foto di quel dannato pomeriggio ma la meno sanguinosa e l'unica che non mi causa mal di stomaco è questa, comunque drammatica, sconcertante e disperata:
A vedere l'anteprima delle altre foto del web, con quegli esseri umani ormai senza vita, lì a terra e tra i gradini come grosse bambole senza proprietario, sporche e scomposte come la suicida Anna Karenina, mi sembra di vedere quelle orribili pile dei cadaveri di ebrei dei vari campi di sterminio. Chi ha voglia di mettere alla prova le proprie viscere vada pure a googlare.
Dopo circa due ore e mezzo di inferno e con una e mezzo in ritardo sul programma ufficiale, verso le 22 le due squadre finaliste, incredibilmente tenute all'oscuro sull'estensione degli scontri, sono state obbligate a scendere in campo e giocare. L'ultima decisione presa dalle forze dell'ordine belghe, colpevoli di tanti fatali errori (comprese le manganellate agli italiani), e della Fifa, per evitare ulteriori tensioni. Spero solo che in quel lasso di tempo quelli che sradicarono le reti divisorie e lanciarono le pietre verso gli juventini abbiano iniziato a riflettere su quello che avevano contribuito a creare, con telecamere, giornalisti, fotografi e ovviamente le loro stesse vittime lì come attori e testimoni. Come si sa, vinse la Juventus per 1-0: una coppa fantasma sollevata senza allegria, un dettaglio divenuto superfluo che, con qualche timido festeggiamento, ha posto fine almeno per quel giorno ad un incubo. Ma il giorno dopo, non ha certo regnato il silenzio, a cominciare dalla visita dei dirigenti e giocatori torinesi ai feriti:
Non ho trovato foto di giornali inglesi del giorno dopo tranne questo
più questo sito, che ho sfogliato e che poi mi leggerò con calma:
http://www.saladellamemoriaheysel.it/Liverpool.html
Alle squadre inglesi venne vietata la partecipazione alle coppe europee per alcuni anni (per il Liverpool fino al 1991),
la Gran Bretagna prese effettivi provvedimenti contro i suoi tifosi più facinorosi, sono state affisse varie targhe in memoria dell'evento e delle vittime, da parte inglese ci sono stati scuse ufficiali e incontri con tifosi juventini, poi in tutta Europa norme sulla sicurezza più severe, restauri alle strutture più inadatte, misure varie come le telecamere a circuito chiuso per migliorare l'ordine pubblico. Ma la violenza, fisica e verbale, non è finita e a dimostrazione della natura in buona parte bestiale del genere umano gli Hooligans hanno fatto registrare ancora scontri e disagi in patria e all'estero sia agli Europei 1996 e 2000 che ai Mondiali 1998, mentre in Italia non sono mancati negli anni messaggi, gemellaggi, striscioni e citazioni pro Hooligans e pro Liverpool, secondo un'assurda, viziosa e odiosa ottica anti Juventus del tutto priva di sensibilità, civiltà, buonsenso e pietà, sorda e cieca su tutti i terribili dettagli e retroscena di quel maledetto prepartita. Heysel purtroppo è stata solo una pagina, un esempio di un fenomeno che c'è sempre stato e che continuerà a ripetersi, nonostante tutte le migliori intenzioni, promesse, parole e provvedimenti.
--------------------------- AGGIORNAMENTO ----------------------
In questi giorni ho rischiato l'overdose di letture di siti e visioni di filmati sia su Heysel che sulle tragedie del Valley Parade a Bradford e dell'Hillsborough a Sheffield, non sto ad aggiungere nient'altro su nessuna di queste tragedie alla fine molto diverse tra loro (anche perché andrei fuori tema) ma riporto qui anche per me stessa i link di alcuni siti ottimi per reperire altri frammenti di verità ed avere una visione del dramma Heysel più completa, anche da parte inglese.
http://storiaepolitica.forumfree.it/?t=55983694 che in fondo rimanda alla testimonianza dell'ex tifoso e giornalista sportivo Tony Evans http://altrimondi.gazzetta.it/2010/05/27/crollo_una_barriera_e_scoppio/
e a questo sito http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/ con una ricostruzione di tutto quel 29 maggio 1985 da far accapponare pelle e stomaco
https://thegreatcritique.wordpress.com/2013/12/09/hillsborough-heysel-valley-parade-and-ibrox-why-are-stadium-disasters-always-prone-to-urban-mythology/
http://www.theanfieldwrap.com/2015/05/heysel-30-years-an-eyewitness-account-of-may-29-1985-in-brussels/
Un sunto: partita tra Juventus e Liverpool con in palio il più prestigioso degli allora tre trofei europei; tifosi italiani inseriti in un settore confinante con quello degli inglesi, tra cui moltissimi Hooligans, per cui evito qualsiasi altro epiteto,
con pochissime forze dell'ordine a controllare il prepartita, in cui appunto succede l'orrore. Gli Hooligans, memori di vecchi scontri, iniziano a divellere la rete divisoria e a fabbricarsi pietre da lancio grazie al modesto stato delle gradinate del vecchio stadio, friabile come non mai, e a scagliarle contro gli occupanti del settore Z (che ricorda il "formaggino" del Franchi...anche lì che pieno di insulti mi sono fatta), costringendo questi, fra cui ci sono moltissimi bianconeri, ad arretrare il più possibile, fino ad ammassarsi al muro opposto che poi è franato miseramente, permettendo comunque alla maggior parte di essi di fuggire via ed evitare le violentissime sassate. Chi cerca di scavalcare le reti, anche ferendosi, chi si lancia nel vuoto per non venire schiacciato, in tremendi attimi di paura, panico, corse, spintoni, cadute, schiacciamenti e calpestamenti, il tutto in una confusione cieca, dove ripararsi e difendersi stando fermi era impossibile e dove appunto lo sconfinamento per lo sgretolamento del muro opposto ha evitato altri morti oltre ai 39 totali, fra cui 32 italiani - oltre 500 i feriti. Una carneficina, un massacro a cielo aperto e in pieno giorno di tante persone comuni, cittadini e padri di famiglia dall'aspetto assolutamente anonimo e innocuo... per ironia i tifosi juventini più irrequieti, presunto bersaglio dei britannici, erano dall'altra parte dell'impianto.
Ristabilito un minimo di tregua, sono arrivati i primi soccorsi ed è iniziato un giro di telefonate dei superstiti a rassicurare i parenti in Italia.
Sto cercando ora ora tra le foto di quel dannato pomeriggio ma la meno sanguinosa e l'unica che non mi causa mal di stomaco è questa, comunque drammatica, sconcertante e disperata:
A vedere l'anteprima delle altre foto del web, con quegli esseri umani ormai senza vita, lì a terra e tra i gradini come grosse bambole senza proprietario, sporche e scomposte come la suicida Anna Karenina, mi sembra di vedere quelle orribili pile dei cadaveri di ebrei dei vari campi di sterminio. Chi ha voglia di mettere alla prova le proprie viscere vada pure a googlare.
Dopo circa due ore e mezzo di inferno e con una e mezzo in ritardo sul programma ufficiale, verso le 22 le due squadre finaliste, incredibilmente tenute all'oscuro sull'estensione degli scontri, sono state obbligate a scendere in campo e giocare. L'ultima decisione presa dalle forze dell'ordine belghe, colpevoli di tanti fatali errori (comprese le manganellate agli italiani), e della Fifa, per evitare ulteriori tensioni. Spero solo che in quel lasso di tempo quelli che sradicarono le reti divisorie e lanciarono le pietre verso gli juventini abbiano iniziato a riflettere su quello che avevano contribuito a creare, con telecamere, giornalisti, fotografi e ovviamente le loro stesse vittime lì come attori e testimoni. Come si sa, vinse la Juventus per 1-0: una coppa fantasma sollevata senza allegria, un dettaglio divenuto superfluo che, con qualche timido festeggiamento, ha posto fine almeno per quel giorno ad un incubo. Ma il giorno dopo, non ha certo regnato il silenzio, a cominciare dalla visita dei dirigenti e giocatori torinesi ai feriti:
Non ho trovato foto di giornali inglesi del giorno dopo tranne questo
più questo sito, che ho sfogliato e che poi mi leggerò con calma:
http://www.saladellamemoriaheysel.it/Liverpool.html
Alle squadre inglesi venne vietata la partecipazione alle coppe europee per alcuni anni (per il Liverpool fino al 1991),
la Gran Bretagna prese effettivi provvedimenti contro i suoi tifosi più facinorosi, sono state affisse varie targhe in memoria dell'evento e delle vittime, da parte inglese ci sono stati scuse ufficiali e incontri con tifosi juventini, poi in tutta Europa norme sulla sicurezza più severe, restauri alle strutture più inadatte, misure varie come le telecamere a circuito chiuso per migliorare l'ordine pubblico. Ma la violenza, fisica e verbale, non è finita e a dimostrazione della natura in buona parte bestiale del genere umano gli Hooligans hanno fatto registrare ancora scontri e disagi in patria e all'estero sia agli Europei 1996 e 2000 che ai Mondiali 1998, mentre in Italia non sono mancati negli anni messaggi, gemellaggi, striscioni e citazioni pro Hooligans e pro Liverpool, secondo un'assurda, viziosa e odiosa ottica anti Juventus del tutto priva di sensibilità, civiltà, buonsenso e pietà, sorda e cieca su tutti i terribili dettagli e retroscena di quel maledetto prepartita. Heysel purtroppo è stata solo una pagina, un esempio di un fenomeno che c'è sempre stato e che continuerà a ripetersi, nonostante tutte le migliori intenzioni, promesse, parole e provvedimenti.
--------------------------- AGGIORNAMENTO ----------------------
In questi giorni ho rischiato l'overdose di letture di siti e visioni di filmati sia su Heysel che sulle tragedie del Valley Parade a Bradford e dell'Hillsborough a Sheffield, non sto ad aggiungere nient'altro su nessuna di queste tragedie alla fine molto diverse tra loro (anche perché andrei fuori tema) ma riporto qui anche per me stessa i link di alcuni siti ottimi per reperire altri frammenti di verità ed avere una visione del dramma Heysel più completa, anche da parte inglese.
http://storiaepolitica.forumfree.it/?t=55983694 che in fondo rimanda alla testimonianza dell'ex tifoso e giornalista sportivo Tony Evans http://altrimondi.gazzetta.it/2010/05/27/crollo_una_barriera_e_scoppio/
e a questo sito http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/ con una ricostruzione di tutto quel 29 maggio 1985 da far accapponare pelle e stomaco
https://thegreatcritique.wordpress.com/2013/12/09/hillsborough-heysel-valley-parade-and-ibrox-why-are-stadium-disasters-always-prone-to-urban-mythology/
http://www.theanfieldwrap.com/2015/05/heysel-30-years-an-eyewitness-account-of-may-29-1985-in-brussels/
mercoledì 27 maggio 2015
Fitspiration - A come Abs
Ma si, facciamoci del male, noi bassocce e morbidose che stanno cercando di salvare il salvabile ad un mese dalla prova costume con esercizietti e mezze diete! Digitiamo su Google Immagini "fitness inspiration", clicchiamo su Invio e bombardiamoci il cervello con frasi di incoraggiamento e fisici talmente belli e muscolosi da puzzare di photoshop, ma anche di Urano, da un chilometro.
Ma cominciamo dalla lettera A, dagli Abs alias addominali. Questo è solo un assaggio del corredo di scacchiere che troveremo:
Ebbene si, in questa primavera simil salutista, ecco avviata un'altra rubrica, per lo più fotografica, sull'alfabeto dell'ispirazione fitness!
Ma cominciamo dalla lettera A, dagli Abs alias addominali. Questo è solo un assaggio del corredo di scacchiere che troveremo:
![]() |
Scritta anti sessista |
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Piercing e tattoo, che non guastano mai |
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Molto bad girl, con tanto di unghie lunghe! |
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Già che si siamo, mostriamo il davanzale, no?... |
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...e tiriamolo su, mentre ricordiamo giustamente a tutte che lo stomaco non è una pattumiera! |
![]() |
Questi sono i più naturali di tutti, ma sempre ardui da ottenere |
Ebbene si, in questa primavera simil salutista, ecco avviata un'altra rubrica, per lo più fotografica, sull'alfabeto dell'ispirazione fitness!
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