martedì 27 febbraio 2018

Burian e il grande freddo mi hanno rotto il salotto!

Ok, Burian è arrivato domenica pomeriggio mentre uscivo dallo stadio, bersagliata da vento e nevischio. Temperature in picchiata, spruzzata di neve, vento freddo, aria polare... e dire che ci si lamentava già con 6 gradi sopra lo zero!

Iersera ci mettiamo a tavola con minestrone passato e pastina, avanzo di pollo, insalata, finocchi ripassati in padella. Il mio gatto volpone marca a donna mia mami per avere qualche boccone, poi ad un certo punto sentiamo in salotto un rumore tipo grattio. Mia mami strilla al gatto credendo si stesse arrotando le unghie sulla poltrona, e invece il bel felino è lì con noi, che ci guarda ed esige ancora commestibile. Ci domandiamo cosa possa essere ma ci rimettiamo a mangiare. Un paio di minuti ed ancora grattio e scricchiolio.

Vanessa: "E' un sacchetto della spesa, una shopping bag accartocciata?"
Mio papi: "E' un animale... Un uccello o un topo...Eppure è tutto chiuso..."
Mami: "Il pavimento... State a vedere che è il pavimento..."

Andiamo a vedere. Nessun animale, tutt'altro: le mattonelle davanti al mobile del televisore si stavano leggermente "bombando", con gli scricchiolii che aumentavano sempre più, un colpetto qui, uno lì.
Mio padre ha sdrammatizzato - probabilmente se venisse una piena lui si preoccuperebbe solo con l'acqua alle porte - e si è messo a fare il caffè, io poi sono uscita.
Stamattina, mi sono alzata che già erano state levate diverse mattonelle:
     
  


e onestamente non è stato un belvedere, la situazione è critica e dubito si possa risolvere in maniera rapida e indolore considerato che in salotto abbiamo una maxilibreria 2x2,5 metri. Vedremo ma con questo freddo che elettrizza le ossa e mia mami ancora in lento recupero non sarà una passeggiata. E poco fa mi è sembrato di sentire un fastidioso rumorino in corridoio...

giovedì 22 febbraio 2018

Volete dimagrire? Non invidiate le ammalate!

Lo so che molta gente quando parla lo fa giusto perché non capisce la bellezza del silenzio o che molti vogliono apparire simpatici ignorando completamente di cosa si stia parlando. E un po' va bene, ma se sapessero e provassero cosa si vive, scommetto che eviterebbero di dare fiato alle trombe. 

Tolgo subito questo alone di mistero. Mia mami negli ultimi due mesi ha mangiato molto meno del solito e perso peso essendo stata male....e più di una volta, raccontandolo, mia cugina ed io ci siamo sentite dire da vicine di casa e conoscenti frasucole di questo andazzo: 


Ma mi venisse anche a me una bella influenza intestinale!

Potessi essere io inappetente!

Ma riuscisse anche a me di perdere qualche chilo!


...pronunciate non da persone che sono a dieta, sgobbano col fitness o al contrario non hanno tempo per mettersi a regime, ma da persone certamente golose ma soprattutto indolenti e pigre che ritengono che una malattia sia un modo alternativo e fortunoso di perdere peso.
Ma tutte queste teste vuote ignorano una cosa: mia mami è stata male, a tratti malissimo...e mio padre ed io abbiamo sofferto con e per lei.

Mia mami ha iniziato a metà dicembre ad avere febbriciattole invalidanti, doloretti, coliche grandi e piccole, stanchezza semiperenne.
E non auguro a nessuno di vedere la propri madre stanca a metà mattinata.

Una settimana prima di natale, ha avuto quel forte disturbo gastrointestinale con febbre di cui ho parlato e che ho avuto anche io.
Davvero c'è qualcuna che accetterebbe di rimettere l'impensabile per poter "perdere peso"??

Ancora debolezza e febbre leggera, forze minime. Abbiamo sfangato non si sa come il natale, l'ultimo dell'anno e l'epifania. Ogni giorno sembrava durare cinquanta ore. Ogni pasto sembrava un test di sopravvivenza. E tante ore in più a letto a recuperare energie.

A metà gennaio, oltre a febbre e dolori, è iniziata a comparirle una leggera nausea: un possibile ritorno della diverticolite; viene ricoverata 4 giorni in ospedale quasi tutti a digiuno totale.
A parole evidentemente è fighissimo, ma vedere un proprio familiare digiunare e soffrire è uno schifo anche se all'ospedale si fa finta di niente e si dicono tante cosine buffe.

Tornata a casa, mia mami ha continuato a sentire poco i sapori a causa delle medicine, ma quando ha assunto del liquido di contrasto per una colonscopia che poi non ha fatto (il liquido le ha causato dolori acuti, diarrea e febbre fisiologica) è stata dieci giorni con sapore metallico in bocca e gengive e labbra "cotte", percepiva tutto troppo salato e sgradevole. Insomma, a tavola ancora più boccacce e meno sorrisi.
Le culone pigre vogliono provare anche questo solo per calare da 60 a 55 kg?

A seguire mia mami ha fatto varie analisi, che prima doveva concordare e prenotare ovviamente.
Invece che andare da Pittarosso ai saldi....

Nel frattempo aveva ritrovato appena il gusto per latte e sottilette, che mangiava (una, non dieci o cinque!!!) ad ogni pasto più qualcos'altro...ma la nostra nuova dottoressa, che è anche dietista, le ha vietato proprio i latticini, gli zuccheri e il caffè a digiuno, stravolgendo quindi la sua colazione e diverse abitudini alimentari. 
Ma le indolenti che vorrebbero dimagrire sono mai state da un buon dietista? E ne hanno seguito per bene i consigli?

Dopo i primi cinque giorni di gallette mia mami ne ha quasi il rifiuto, quindi le alterna al pane. Ha detto addio a mozzarelle, caciottine e yogurt - di cui abbiamo il frigo ben fornito. Non ha mai mangiato così tanto miele in vita sua. Sta smettendo di chiedersi quasi ogni mattina come si fa a non bere caffè appena svegli e a prenderlo, quando si può, con il dolcificante. Continua a mangiare porzioni da novantenne senza denti. L'altro giorno si è pesata ed è 52 kg, ma almeno non ha più febbre e dolori da due settimane e sta recuperando vitalità e forze. Ma ogni giorno è una fatica.

Alle pigrone dico di pensare di più prima di parlare e di essere grate di essere sane, perché perdere peso per una malattia è orribile.

lunedì 19 febbraio 2018

Oggettini spariti, rubati, regalati - post ispirato dal video di The Lady

Ho appena visto un filmato di The Lady, youtuber appassionata di make-up, questo per la precisione, in cui racconta da ragazzina di aver beccato un'amichetta a frugarle fra le sue cose per poi intuire che era stata derubata di vari oggetti ed euri.
Subito mi sono venuti in mente un paio di episodi simili della mia vita, ma anziché commentare sotto al filmato, non avendo voglia di farmi un account per youtube, li racconterò qua sotto, senza rancore né rimpianto ma con la mia solita indole liberatoria!

Posso dire tranquillamente di essere stata una bambina molto ingenua, complici carattere ed educazione rigida ma anche il non aver frequentato quello che allora si chiamava asilo. Quindi a sei anni mi ritrovai in una classe con una ventina di bambini tutti più rodati o anche solo più sfacciati di me. Ne pagai subito lo scotto quando un bimbo, tranquillo e pacifico, mi chiese candidamente se gli potevo "prestare" un blocchetto di Snoopy, nuovo di zecca comprato in vacanza in una grande città, per "farci un blocchetto suo": io ingenua e timorosa dissi di sì pensando che me l'avrebbe ridato a breve, d'altronde prestare significa dare e riavere un oggetto, no? Ebbene dopo chissà quanti mesi glielo richiesi e riebbi subito il mio taccuino, ma brutalmente sfrondato del 90% dei foglietti e tutto sgualcito.
Stesso disagio e imbarazzo mesi dopo quando entrai in classe con una confezione di graffette colorate: tutti si sentirono in dovere di averne una ed io mi ritrovai con un decimo delle graffette iniziali e tutte di colori come blu, verde e nero, senza più un rosso o un rosa! Rammento di essere riuscita a farmene ridare qualcuna, ma mi beccai anche delle critiche: "non è educato richiedere indietro un regalo"!!!

Passano gli anni e sempre durante le scuole elementari ospitai un paio di volte mia cugina con una sua compagna di scuola, M., non ricordo se a fare i compiti o a giocare; fatto sta che mi sparirono tre /quattro giochini tipo un abitino particolare di una bambola e dei puffi, che adoravo ma erano difficili da trovare - non esistevano negozi "vintage" o di collezionismo come adesso. Giorni dopo anche a mia cugina sparì un borsellino rosa a forma di cuore che le aveva regalato la maestra e a cui era molto affezionata. Sospettammo subito di M. ma lasciammo perdere, alla fine erano piccole cose, non era neanche il caso di scomodare termini come cleptomania o simili! Rammento che successivamente, a casa di M. per il suo compleanno, mia cugina prese il coraggio a quattro mani e le chiese se poteva riprendersi il borsellino, che aveva intravisto sul comodino di costei, diventato ormai quasi grigio.
Tanto per dire quanto fossi padrona e consapevole della mia vita e soprattutto dei miei giochini, sempre in quel periodo si smaterializzò l'ultimo dei miei baby puffi e solo dopo essermi rassegnata ad averlo smarrito per sempre, ingoiato "misteriosamente" da camera mia (e dopo aver fatto litigate epiche con mia cugina che non voleva mai farmi giocare con il suo), ormai alle scuole medie mia mami mi rivelò di averlo regalato di sua iniziativa ad una mia compagna di classe durante la festa del mio decimo compleanno!!

Qualche anno fa infine mi sono di nuovo separata da un oggetto che a posteriori direi fosse "per destino" impossibilitato a rimanere a me. E' una banale collanina di perline in stile etnico, che feci una quindicina di anni fa o poco più, copiandola da un giornale. Lunga, estiva, originale. Appena mia mami me la vide, non ricordo se la stavo indossando o gliela stavo mostrando, cominciò a miagolare che le piaceva moltissimo, che voleva tanto una collana così, che ne aveva sempre desiderata una simile. Allora cosa feci, ottimista stupida quale ero? Gliela regalai, ai tempi ne avevo diverse anche se più infantili e quindi potevo benissimo rinunciarvi per compiacerla! Solo che lei la mise in una bella scatolina sul suo cassettone e le poche volte che usciva di casa non si è mai scomodata a mettersela. Stessa sorte è toccata ad un'altra collana che comprai in una bancarella, bianca e nera stile Raspini: sottrattami senza che l'avessi usata due volte, forse indossata dalla mia genitrice in un'unica occasione e poi inscatolata e occultata.
Un giorno d'estate decisi di riprendermi la collana handmade e tutta contenta la indossai ad una cena fra amici; la notarono subito tipo anello de "Il signore degli anelli" ed un mio caro amico me la chiese in prestito. La tenne diverso tempo, poi mi sembra di avergliela ufficialmente regalata, l'importante era che non si perdesse o si rompesse; lui ce l'ha tutt'ora nonostante un trasloco, la conserva con cura e ogni tanto se la mette.

Se ripenso a questi episodi ci ridacchio sopra ancora adesso: mi sembrano delle gag tipo lo Charlot dei cortometraggi o tipo il gioco della sedia mancante in cui sono io la protagonista un po' sfigata, ma alla fine senza aver subito alcuna perdita, né economica né sentimentale. 

E la finta Raspini? E' ancora là sul cassettone di mia mami, che nel frattempo ha decuplicato le sue scatoline con dentro chissà quali braccialetti, girocolli e spille.