lunedì 19 novembre 2018

Cosa non dire ad un disintossicato - dietro un bicchiere di cola c'è di più

Che cose buffe ma anche un po' sconcertanti che mi accadono. Una di queste non poteva mancare qui nel calderone di sciocchezzuole che costituiscono gran parte di questo blog.

Serata con pizza da asporto a casa di una coppia di amici che non vediamo da inizio estate, lui ex appassionato di pesi e palestra, lei medico di base. 
Preambolo: nel tragitto verso casa loro, mando tutta entusiasta vari messaggini a lui: siamo partiti, yeee... menomale c'è poco traffico... pizza va benissimo... nn state a preparare altrooo... nn vi preoccupate di comprare cocacola o altre bibite gassate se non per voi perché io ho smesso di berne... yeee stiamo parcheggiandooo

Arriviamo, baci, abbracci, scherzi, aggiornamenti sulle ultime news, poi i maschi vanno a ritirare le pizze - la mia con rucola e gamberetti, yum!
I due rientrano con le scatole e un sacchettino di plastica 
    
Il pacchetto di "Audition" dovrebbe rendere l'idea!

nel quale, combinazione più unica che rara, ci sono due lattine proprio di cola offerte dal pizzaiolo. Ed io sento una vampatina dentro.

Seduti a tavola, non posso fare a meno di osservare il mio amico
      


che si versa tranquillo la cola bella fresca di frigo, davanti alla sua pizza fumante. Come bella fumante e croccante è anche la mia. Smarrimento, senso di acquolina in bocca. 
Espiro e continuo a tagliare la mia pizza, benedicendo la presenza a tavola di acqua gassata, ma il mio amico vede subito che lo sto fissando, ride, ridacchiamo. 
Stessa scena dieci minuti dopo, quando si riempie di nuovo il bicchiere e giustamente non riesce a stare zitto, come probabilmente il 90 per cento dei commensali possibili immaginabili.

"Ma dai, prendine un bicchiere! Una volta ogni tanto non fa mica male!"

La mia amica è della stessa idea, ma ha il tono di voce più disteso, meno entusiasta di lui, che forse crede di farmi un piacere.
"No grazie, ormai ho smesso da mesi, davvero, non voglio, non posso!"
Invece che apprezzare e sostenere la mia scelta, insistono: ma dai, ma via, soltanto un po'. Anche io ribadisco la mia risposta. Due battute, due sorrisi e si cambia finalmente argomento. 

(Qui mi scuso per la contraddizione in gesti nello scrutare avidamente un oggetto ma rifiutarlo e di questo ne sono consapevole, ma allora doveva andare così)

Il bello è che in passato io stessa ho detto proprio a questo amico quelle stesse parole ("una ogni tanto non ti fa certo male") con le sigarette, e lui si era concesso qualche "bionda" fumata assieme a Davide. Ma con la differenza che era ben contento di quella piccola trasgressione, non essendo mai stato un grande tabagista.

E' quando si ha esagerato come ho fatto io, che ho scolato fiumi di cole e fante per un quarto di secolo, che un bel giorno si decide di voltare del tutto pagina, di dire basta ad una schiavitù autoalimentata per troppo tempo.
Perché dietro a un bicchiere spesso ce ne sono altri due e magari cinque, ma c'è anche la sensazione di arrendevolezza, di fallimento (piccolo, ovvio), di scarso carattere, come ci sono flashback di anni e anni di critiche e battutine dei familiari, più l'accusa di debolezza per non sapervi rinunciare neanche in età ormai adulta... e fa male, e caria i denti, e danneggia l'alito, e non si può bere con tutto, e fa aumentare la cellulite, e dovresti smettere.

Ora però ho smesso. Dalla sera del 2 aprile, al 100%. Una sorta di liberazione, con momenti di fatica e sofferenza, vero, ma soprattutto con soddisfazione, orgoglio e vari risvolti positivi, anche "solo" per le mie orecchie e la mia coscienza. Il bicchiere ogni tanto? Se avessi detto di si l'altra sera dai miei amici, a parte che ci sarebbe stato il 50% di possibilità di trangugiare anche l'alluminio, sarei venuta meno a tutta una serie di significati simbolici ma per me importanti, e molto più di un abbinamento di gusti. Invece ho guardato in faccia il nemico, ho tenuto duro e ho vinto, anche se può sembrare una facezia, una cosa superflua, anche se il danno sarebbe sembrato di "un solo bicchiere". 

Nota non trascurabile: i vecchi ricordi negativi mi sembrano adesso meno fastidiosi e amari e anzi stanno sparendo: meglio di così non mi poteva andare!

Pazienza se non tutti capiscono che il "no" ad un bicchiere di cola è un "no" a tante, tante altre cose.

PS: ho di recente scoperto una nuova deliziosa acqua minerale leggermente frizzante, della provincia di Cuneo, in un hard discount, yeee!!

5 commenti:

  1. Ciao Fra!! Ops, è di Imperia non di Cuneo...la Saguaro leggermente frizzante!

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  2. Capisco il tuo, ma forse arrivare al punto di poter trasgredire una volta, sapendo che questo non significa ricascarci e/o intaccare la propria autostima, era comunque una scelta accettabile (se non un ulteriore scalino superato).
    In ogni caso brava Vanessa!

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  3. Grazie PuroNano, purtroppo ho un po' di fantasmi da tenere a bada quando non si possono smaltire, ma anche il bisogno di "fare come voglio", dopo anni ad accontentare gli altri

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