sabato 20 febbraio 2016

Un giovane spietato dietro l'ennesimo omicidio "rosa"


                                            
L'ho scritto e riscritto: ho una visione hobbesiana/kubrickiana dell'uomo, per cui egli è fondamentalmente più cattivo che buono per primordiale istinto; alla fine non bisogna stupirsi più di tanto quando veniamo a sapere dai media di accadimenti violenti e sanguinari, che siano guerre, guerriglie o atti di violenza di gruppo o di singoli verso simili. La stessa società si basa su un patto: per natura siamo bestie evolute ma un bel giorno ci siamo messi a tavolino, dati limiti e leggi e iniziato a collaborare tutti insieme dietro a questa idea un po' mitica ma certamente notevole. E' inevitabile però che qualcuno ogni tanto parta per la tangente ed anteponga il suo egoismo ad un bene comune, che sia familiare o di una collettività, passando sopra uno, cento, mille ostacoli e, in alcuni casi, con una freddezza sconcertante. Questo è il recente caso di Gabriele Defilippi e, in misura in qualche modo minore, di Roberto Obert:

http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2016/02/19/trovata-morta-prof-fermato-ex-allievo_06dc8129-035e-4b63-85b9-7e67172465ce.html

Verso la sua ex insegnante, il poco più che ventenne Gabriele Defilippi ha impersonato la parte del lupo con l'agnello sfruttando il suo aspetto, la sua giovane età e purtroppo i punti deboli della sua vittima per fare quello che ha fatto, dalla manipolazione all'estorsione di danaro al concorso in omicidio - e spero per lui che si tratti solo di questo.

Nonostante la mia premessa razionale, questo episodio di cronaca nera mi impressiona più di altri: trovo incredibile che un ragazzo così giovane si sia spinto così tanto molto probabilmente solo per soldi, senza riuscire a trovare dieci minuti di lucidità nei tanti mesi in cui si è sviluppata questa brutta storia e rendersi conto che stava danneggiando tante vite, inclusa la sua. Mi chiedo anche che differenza c'è fra lui ed un terrorista o fra lui e chi trucca appalti edili importanti in cui magari si usano pure materiali scadenti: Gabriele non è il primo né sarà l'ultimo "cattivo" a spargere sangue e a farci gridare al mostro, anzi è in buona compagnia. Mi spaventa anche tutto l'iceberg che sta sotto il pelo dell'acqua, che non si conosce né si può vedere: quante altre persone avrà raggirato o anche solo fatto soffrire, quante altre bugie avrà dette, quanti altri atti illeciti o discutibili avrà compiuto (aveva pure una pistola se non sbaglio, per "autodifesa")? E ho rabbrividito alla vista dei suoi profili sui social network, inclusi alcuni transgender ma tutti con un'aria ammiccante che chissà quante volte sono stati esche per ottenere danaro o vantaggi, nella sua lotta quotidiana per la sopravvivenza. Mi dispiace moltissimo anche per la prima vittima di questo orrore come per la sua famiglia: nessuna fuga solitaria nell'amata Francia per lei, ma una fine per soffocamento ed un pozzo le cui acque fredde ne hanno mantenuto quasi intatto il cadavere. Ed è doloroso e fastidioso pensare che a farla finire là dentro siano state anche la sua ingenuità, la sua inesperienza, la sua buona fede e forse la sua solitudine.

2 commenti:

  1. E' di ieri poi la storia dell'assassinio del padre della sua morosa da parte di un ragazzetto. Ma dove andiamo a finire? Ma collegare in cervello un pochettino? Bò.. sarebbe così semplice vivere e basta.

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  2. Collegare il cervello e usare un minimo di coscienza! Sembra che nessuno pensi più alle conseguenze dei suoi gesti!

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