V. beve da sempre bibite gassate, solo durante i pasti e moderatamente. Mangia un paio di tipi di merendini di tanto in tanto ma schifa certi dolciumi "stucchevoli", come marshmallow e simili. Ogni tanto fa passeggiate, fitness domestico e pesetti.
A. è fissata con il dare al suo corpo solo cose buone, salutari. Odia i grassi idrogenati, legge tutte le etichette degli alimenti, fa palestra almeno 3 volte a settimana anche in estate.
V. fa colazione con caffèlatte e biscotti, se si alza tardi si prende uno jogurt alla banana.
A. fa colazione con albumi, avena e sgombro al naturale.
V. mangia pasta due volte al giorno in quantità modeste e pochissimo pane o schiaccia.
A. ha ricominciato da poco a mangiare ogni tanto pasta, ma è abbonata ad avena e cereali e cerca di mangiare un panino piccolo al giorno.
V. mangia poca carne e sta aumentando le verdure.
A. mangia formaggi light a profusione, spesso col dolcificante, col cacao in polvere o con una spruzzata di cannella.
V. mangia il parmigiano, per lo più con le pere.
A. ha ripreso a piluccare il parmigiano dopo 4 anni.
V. non gradisce l'insalata troppo condita perchè le fa l'effetto "rotten".
A. aborrisce l'olio e persino alle cene con amici lo ha tamponato via dai tortelli con il tovagliolo di carta.
V. mangia la pizza di tanto in tanto, con gran piacere.
A. mangia la pizza eventualmente solo il sabato sera, con immenso piacere, ma prima o dopo deve compensare mangiando meno.
V. la sera al pub beve una birra chiara o una capiroska alla fragola, ma ultimamente alterna Lemonsoda al succo d'ananas.
A. è astemia e al pub ci va davvero di rado.
V. ama mangiare ma ha la fortuna di saziarsi con poco.
A. adora mangiare e se si lasciasse andare mangerebbe il doppio del suo fabbisogno quotidiano.
V. se ha fame prima di un pasto, si mangia di gusto un paio di noci.
A. per sedare la sua fame cronica sgranocchia in loop verdure crude.
V. ha 4 o 5 cose che le piacciono e se le concede con clemente misura.
A. ha 40 o 50 cose che le piacciono, ma per mesi sa rinunciarvi con mille tormenti interiori.
V. qualche volta vorrebbe mangiare meno, ma capisce che anche l'organismo vuole la sua parte e che quindi non decide "lei da sola", per cui qualche concessione è naturale.
A. vorrebbe mangiare il meno possibile e pensa che la volontà dovrebbe bastare a fare questo.
V. sa di essere imperfetta e un po' pigra e cerca di migliorarsi, ma vuole anche saper convivere coi suoi difetti.
A. sa di essere imperfetta e cerca di migliorarsi, ma non vuole permettersi di rallentare con lo sport perchè si sente subito sedentaria e biasimevole.
V. è a dieta, cioè sta riducendo al minimo dolci e farinacei extra.
A. è a dieta, cioè sta uscendo dall'anoressia e ogni giorno conta microscopicamente i nutrienti di ciò che mangia.
V. vorrebbe chiamare A. per uscire e parlare, ma ha paura di farlo.
A. di fatto non si fa sentire con quasi nessuna amicizia anche se probabilmente pensa a loro con affetto, e quasi certamente anche lei ha paura.
a furia di leggere V e A mi stava venendo spontaneo un VVVVVVAAAAAFFFFF.... :D
RispondiEliminaEh, un vaffa per una non starebbe male...A pensarci bene A e V sono simmetriche rispetto all'origine!
RispondiEliminaQuanto giudichi...
RispondiEliminaAnomino, se questo lo chiami giudicare, ok. Prima di giudicare però bisogna conoscere l'argomento, raccontarlo e rifletterci ed io queste ultime cose le ho fatte, fidati, e in buonissima fede. Nel momento in cui si scrive di una qualsiasi cosa, al 99% si lascia trasparire un'opinione, altrimenti saremmo giocolieri di parole...o meduse. Ed io non sono nessuna delle suddette opzioni.
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