Entro in uno studio meno asettico e più attrezzato di quanto avrei saputo immaginare, io che a fatica sono stata dal dentista e dal ginecologo.
Il dottore è sui sessant'anni, asciutto, anonimo, sembra inc@zzato col resto del mondo chissà perché; voce severa e fredda da automa, modi sbrigativi. Se penso che ha visitato le amichette di asilo di mia nipote, rabbrividisco.
Fra le domande di rito anche altezza e peso. Il mio non ricordare con rapidità la data della mia ultima mestruazione sembra farlo invelenire ancor di più.
"A volte sento un pigiore allo sterno, che dura 3-4 secondi, magari mi sa dire qualcosa..."
"Questo è un esame a riposo, non sotto sforzo..."
Tolte felpina e canotta, con un reggiseno non imbottito a coprire la mia "prima" mi sdraio sul lettino, l'assistente donna mi spalma il gel, mi mette i morsetti per fare l'elettrocardiogramma e mi guarda con aria stranita quando le dico, dopo la misurazione della pressione, che per me 70 di minima è insolitamente alta. Forse sono io che parlo troppo?
Esito favorevole, ultime scartoffie.
Dubito siano passati in tutto più di dieci minuti, di cui almeno tre per anagrafica e convalida.
"...comunque facendo fitness non mi è capitato di sentire quel fastidio..." è il mio ultimo ingenuo tentativo di strappare qualcosa in più a colui che ha visionato i miei dati anagrafici e visto come appaio in costume da bagno almeno dalla vita in su... e che dimenticherà tutto entro un quarto d'ora. Lui blatera qualcosa con appena un pizzico di umanità, io gli dico che vorrei partecipare ad una corsa di 10 km da percorrere entro un'ora e mezza ma che certo non sosterrò ritmi faticosi - come per dire ok, mi arrangio. Lui sembra scettico ma ormai sono completamente rivestita ed è arrivato il tempo di lasciare il posto ad un altro
Pure questo è più umano di quel cerbero inacidito! |
Esco col mio foglio in mano, pago facendomi fare la ricevuta da portare alla commercialista.
Ora in totale è passato un quarto d'ora, non ho più 40 euro ma ho un cosiddetto certificato e purtroppo anche gli stessi dubbi di prima.
Credevo che mi avrebbe fatto test isocinetici ed ergometrici, d'altronde cosa ci faceva lì quella cyclette?, o magari l'analisi dell'appoggio plantare, ma mi sarebbe bastato salire almeno su quella bella bilancia per stabilire con esattezza quanto pesassi piuttosto che riferire il responso della mia ultima pesata casalinga.
E come al solito mi sono fatta intimidire dall'atteggiamento di chiusura di chi mi sta davanti, senza grandi opposizioni.
Mi tocca fare in un altro modo. Tutto questo solo per poter correre senza timore di avere qualche problematica.
Anche a me questi comportamenti mi intimidiscono. Il fatto è che quando poi esco da lì e ci ripenso mi incazzo con me stessa per non aver preteso, in fondo pago, non è che mi fanno beneficenza.. ma tutte le volte ci ricasco.
RispondiEliminaEh già, è un viziaccio questo atteggiamento remissivo, altro che i dolci...
RispondiEliminaMa anche fossi stata più disincantata e ottimista, resta il fatto che quel tipo sembrava non avere davanti un essere umano con emozioni, dubbi, esigenze e timori, macchè!!! Ed ero davanti ad un medico! Un fioraio o un corriere sarebbero stati più accoglienti!
ma perchè hai fatto la visita medica?
RispondiEliminaFra, il fatto è che voglio riprendere a correre (come fra l'altro qui a Rn ho già fatto, yeee!) e partecipare a happening di corsa fra cui uno in particolare per cui è richiesto appunto un certificato medico di idoneità
RispondiEliminaScusa se mi permetto questa nota, la visita "seria" costa più del doppio ed è: ECG da sforzo su cicloergometro; l'alternativa sotto sforzo su e giù per il cubo o i gradini serve a poco di più di quella che hai fatto tu. Naturalemente, la prima, oltre ad essere massacrante non ti garantisce di sopravvivere ad un'eventuale attività mal preparata :-) , ma se ci sono problemi potrebbero saltar fuori durante il test. Buon divertimento e attenta, correndo si conoscono tante belle persone
RispondiEliminaCiao, benvenuto/a e grazie per la nota, ben gradita! Infatti pochi giorni dopo ho fatto la visita cardiologica su cicloergometro, dove è andato tutto bene; evidentemente i miei fastidi allo sterno sono un principio di reflusso.
RispondiEliminaE' vero, la corsa unisce quasi quanto una cena ad una tavolata affollata!