lunedì 28 luglio 2014

Salento dieci e lode - Sole, mare e un occhio al Dodo

Premessa:
Ventidue giorni invece che nove trascorsi dai miei genitori, piacevoli sotto tanti aspetti, nipotina inclusa, ma sufficienti a vanificare quel poco di fitness  (e pseudo tonicità, sigh sobh gasp) che avevo fatto tra maggio e metà giugno; una tinta Blu Atlantic della La Riche Directions diventata verde scuro, verde chiaro e poi lime (!!!!); un'Italia vergognosa in un Mondiale zeppo di polemiche; tanta voglia di staccare pur avendo lavorato meno ore che per un part time; soprattutto, tanta voglia di mare-sole-spiaggia dopo troppo cemento urbano.

Sono tornata ieri notte da dodici giorni di toda vida a Sant'Isidoro in provincia di Lecce. Una vacanza bellissima in un posto meraviglioso ma semplice e per niente modajolo, che mi ha ricordato il primitivo paesino di mare dei miei 8-10 anni: piccolo e selvaggio, con diverse casette semiabusive ma folkloristiche, strade imperfette e parcheggi di terra e sassi, pochissimi bar e ristoranti semplici ma graziosi, con alimentari-empori anziché negozi trendy, senza sfarzi, senza eccessi, senza lussi inutilmente costosi e ridondanti. Il nostro appartamento, simile ad un trullo per via del soffitto basso e dell'abbondanza di tempera bianca sia dentro che fuori, era a dir poco spartano: cucina economica stile anni '80 con una dotazione di accessori da dopoguerra, camere da letto con armadi traballanti e con un comodino in quattro, bagno con specchio malandato da camionista (truccarsi con cognizione di causa era un'impresa :D), tavolo di plastica in veranda, con 5 sedie ed una sdraio vintage in legno che sembrava cedere da un momento all'altro. Ma al di fuori della veranda, un maxi cortile con alberi da frutto, una pila per i panni, due tenditoi, una doccetta all'aperto con telo paperato, una lavatrice (recentissima, una mosca bianca praticamente :D), un forno a legna ed un angolo barbecue, tutto un po' retrò ma molto ben fatto ed efficiente. La mia dolce metà ed io, assieme ai nostri amici E. e S., lui leccese e lei milanese con nonni meridionali, ci siamo subito ambientati, prendendola con sportività e buonumore, arrangiandoci alla meglio, collaborando ed aiutandoci in tutto e per tutto, comprando l'indispensabile e vivendo alla giornata, tra pomeriggi al sole, tuffi in un mare da cinque stelle, con tanto di nuotate fino all'isoletta lì antistante, pranzetti sulla sabbia, aperitivi, pizziche, cene meravigliose, foto buffe, una sfilata di moda e, quando rientravamo a nanna quasi sempre verso le 3 di notte, un'occhiata a costellazioni e pianeti, con tanto di mappa sullo smartphone.


Tramonto da sogno - Sant'Isidoro di Lecce

Ma che c'entrano i Dodo? Gli uccelli corpulenti, estinti da fine '800, riesumati al grande pubblico dal geniale film di animazione "L'era glaciale"? C'entrano indirettamente: in due settimane di Salento abbiamo più volte sgranato gli occhi per cose e situazioni che altrove non si vedono né vivono, per cui ci aspettavamo solo di incrociare i suddetti gallinacei per fare en plein.
Bancarelle come fiori ai bordi delle strade. Su furgone, apecarro o semplice tavolino, per strada a Sant'Isidoso e dintorni trovate negozi semi improvvisati di frutta, verdura, frutti di mare freschissimi, antichità e piante grasse nella pietra. Mica male.
L'elasticità dei nativi. In quasi tre decadi non mi era mai capitato di andare dal fruttivendolo, chiedere il rosmarino e sentirmi dire, con tono affettuoso da nonno, di andare a coglierlo al cespuglio del giardino di fronte. E solo nel Meridione le persone sono capaci di occupare nel weekend il 95% della sabbia calpestabile di una spiaggetta e aggirarvisi con più disinvoltura di Kate Moss su una passerella.
La gentilezza dei nativi. Eccezione a parte (cameriera che "impone" di non prendere 5 primi diversi), ti danno il meglio al minor costo possibile, ti danno del lei con sorrisi genuini, ti chiamano "signora" e prodigano di cavallerie se sei donna, ti guardano la macchina se la parcheggi piena di bagagli e vai a prendere i panini all'alimentari, non ti mettono mai fretta, sdrammatizzano tutto.
Carte superstar. Troppo bello e familiare vedere tanta gente, anche di tre differenti generazioni nella stessa partita, giocare ripetutamente a briscola, rubamazzo, scopone e tressette al bar come in spiaggia sui tavolini del pranzo. Erano almeno tre lustri che non vedevo scene simili, giuro.
Il "Mein Kampf". Ebbene si, ho trovato una copia (l'ultima rimasta di un lotto di appena sei pezzi, tutti venduti in poche ore a detta del negoziante) del famoso libro di Adolf Hitler in una bancarella di un mercato serale a Porto Cesareo, sul lungomare che precede la statua di Manuela Arcuri. Un'edizione del 1992 senza prefazione né commenti, per appena sei euri. E chi se lo sarebbe fatto scappare??? I miei familiari, tutti drogati di libri e di storia contemporanea come me, non vedono l'ora di leggerlo!
Automobili direttamente dal passato. Sembrava la sfilata storica delle vecchie Fiat: primi modelli di Uno, Tipo, Centoventisei e Duna, ma anche familiari vetuste stracariche di merci, asmatiche nel rumore ma scattanti nelle mosse. Tutte con targhe di città del nord Italia, anche dalla nostra città di provenienza :)
Cani sciolti in spiaggia. Come le vacche sacre in India, a Sant'Isidoro avevamo due cani che facevano una capatina in spiaggia verso le 17, per un bagno e un riposino - tranquillissimi, socievoli, coccolosi....roba che la metà dei bagnanti li avrebbe presi con sè. Uno apparteneva ad una casa lì vicino; l'altro, abbandonato, è sparito il penultimo giorno del nostro soggiorno, probabilmente adottato da qualche anima pia.
Democrazia del ballo. Almeno dove siamo stati noi, quando scattava una pizzica o una tarantella ma anche in una serata in stile scozzese, saltellavano quasi tutti con quasi tutti, dai 5 agli 80 anni. Si buttavano nella mischia molti giovani maschi, evento raro ahimè, ma una nota speciale va ad un paio di settantenni, ben vestiti e profumati, che hanno ballato con due fascinose venticinquenni :)

4 commenti:

  1. wow ç_ç questa è l'Italia che mii manca, soprattutto in questo periodo. Dopo oltre un anno qui mi sono resa conto che mi manca il calore della gente. Non c'è niente da fare, qua sono freddissimi ç_ç indifferenti (e razzisti pure). Per questo ormai mi sono ridotta a frequentare connazionali.. mi ero riproposta di non farlo, ma è inevitabile...

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  2. Bella Lau, potrei giurare, essendoci entrata in contatto più volte, che gli irpini di Campania e i salentini di Puglia hanno un fuoco dentro che coinvolgerebbe chiunque, anche se non sei amico di qualcuno del posto.
    Ho una vaga conoscenza della freddezza e dell'indifferenza degli europei dell'est, ma non mi aspettavo fossero così accaniti anche nel terzo millennio...e nemmeno razzisti :(((( Mi spiace tanto!!

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  3. Non potevi far descrizione migliore delle mie estati Vanessa.
    E' bello leggerla nelle parole altrui perchè troppo spesso assuefatta da queste scenette, non riesco a vederne la semplice bellezza e comicità!
    Quindi grazie mille cara del tuo racconto!
    Mi hai restituito ciò che era già mio=)

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  4. Cara!!!!! Che piacere che fai tu a me con questo commento <3<3<3<3<3<3

    La vostra terra è meravigliosa quanto le persone che ci abitano - cosa niente affatto scontata! Puglia forever!!!!

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