giovedì 7 marzo 2019

Stanley Kubrick RIP 1999-2019




Oggi 7 marzo altra giornata di memoria cinematografica luttuosa - non che me ne andrò al cimitero con magone e lagrime a fotografare una tomba, come feci per Federico Fellini lo scorso 31 ottobre, no...però....

Vent'anni fa se ne è andato Stanley Kubrick, noto regista, sceneggiatore e produttore ma anche fotografo, montatore, scrittore e creatore di effetti speciali, ruolo in cui vinse il suo unico premio Oscar.

Già un lustro fa gli ho dedicato questo post, di cui mi sono ricordata quasi a metà di questo, ma ho preferito non rileggerlo e andare avanti a scrivere. Se ci saranno ripetizioni quindi, non potrò che scusarmi appellandomi all'amore e alla smania di parlare liberamente di lui e delle sue pellicole

Kubrick, lo sappiamo tutti, era un autore con una preferenza per il genere bellico ma straordinariamente versatile - più o meno come il primo Steven Spielberg - e grande visionario, avanguardista, controcorrente, polemico, tagliente, intenso, ironico, che parlasse di tecnologia o di sentimenti umani, di donne o di soldati.

Ha dato vita a diversi titoli, sempre più diradatisi col passare degli anni, in gran parte diventati pilastri della storia del cinema per la loro eccezionale qualità narrativa, da "2001 - Odissea nello spazio" (basilare anche per certe innovazioni in materia di tecnica di regia) a "Il dottor Stranamore", da "Spartacus" a "Full Metal Jacket", sui quali si potrebbero mettere giù fiumi di inchiostro e magari avere ancora qualcosa da annotare.


Fra i suoi film più famosi e controversi, amati-odiati e citati direi "Arancia meccanica", allora seconda pellicola nella storia del cinema vietata ai minori ad essere stata candidata come miglior film dall'Academy - non molto dopo "Un uomo da marciapiede"...che però la statuetta se la portò a casa.


Notevoli il perfezionismo di Kubrick, che lo spingeva a ripetere anche sessanta volte una stessa scena ("In realtà filmo anche le prove") pur di dar vita alla sua visione, come il suo bisogno di controllare completamente tutta la fase di produzione di un film, non senza grandi interventi nelle stesure delle sceneggiature, che lo portavano a distaccarsi fortemente dai romanzi da cui attingeva, testi di Nabokov e King inclusi.

Singolare la sua capacità di impreziosire e rendere noti dettagli che all'interno delle sue storie diventavano quasi essenziali: pensiamo alle colonne sonore, con prestiti dalla musica classica (dal valzer di Strauss alla Nona di Beethoven, fino alla Suite n. 4 di Haendel) a quella moderna (il country, il garage rock, l'inno dei Marines e molto altro in "Full Metal Jacket", il rockabilly "Baby did a bad bad thing" in "Eyes Wide Shut", le ballate anni '20 in "Shining"); pensiamo ai quadri e alle sculture in "Arancia Meccanica", fra cui comparivano anche alcune opere della di lui moglie, pittrice; pensiamo al triciclo in "Shining" o anche semplicemente alla canottiera easy indossata da Nicole Kidman in "Eyes Wide Shut".

Film spesso e volentieri rock-e-shock quelli di Kubrick, non facili da vedere e ancor più complicati da capire anche solo per la "lentezza", lunghezza e verbosità di molte scene, anche quando aperti a più significati. Scandalosi, arditi, pesanti, pensanti, con la censura e la critica a mettere paletti a volte anche comprensibilmente.

In molte storie spiccava la sua tendenza a dare spazio ai (super) "cattivi" e alla cattiveria, protagonisti in "2001 - Odissea nello spazio", "Arancia Meccanica" o "Shining". Anzi - l'ho detto in più di un momento in questo spazio virtuale - Stanley preferiva quasi i cattivi ai buoni perché davano più spessore alle sceneggiature e perché fondamentalmente credeva nella natura malvagia del genere umano: "Non dobbiamo stupirci quando viene fatto qualcosa di brutto ma al contrario quando viene fatto qualcosa di bello".

Ritornando al concetto di shock potrei definirlo "biunivoco", che non si limitava a schiaffeggiare lo spettatore fra scene di violenza, amori proibiti, menti malate o relazioni tossiche, ma anche gli attori stessi che hanno interpretato alcuni ruoli scomodi. 
Malcolm McDowell pagò con un ostracismo non frequente nella storia della cinematografia l'interpretazione politicamente scorretta del drugo Alex, mentre Shelley Duvall ci rimise addirittura la salute mentale per aver incarnato la Wendy di "Shining" in un set dove forse solo l'attore bambino poteva regalarle un qualche sollievo; nello stesso film Jack Nicholson peraltro da una parte avrebbe voluto aiutare la collega, dall'altro dovette seguire particolari indicazioni, nelle scene più paurose, per spaventarla ulteriormente, come ad esempio l'improvvisazione*. Questa "licenza" venne fra l'altro concessa da Stanley soltanto a lui e a Peter Sellers ne "Il dottor Stranamore" per un triplo ruolo che certo non avrà che alimentato lo sfasamento di identità dell'attore che in seguito, sempre più depresso e insicuro, dichiarò di non credere di avere più una propria personalità.
Tom Cruise e Nicole Kidman, assoldati per "Eyes Wide Shut" in quanto coppia anche nella realtà, si lasciarono non molto tempo dopo l'uscita del film, che aveva rimosso negativamente i loro problemi relazionali. Anche i giovani soldati di "Full Metal Jacket" Matthew Modine e Vincent D'Onofrio non hanno avuto con l'ennesimo capolavoro di Kubrick il successo sperato, soprattutto Modine che avrebbe poi ricoperto tanti ruoli, si, e anche con registi di spicco, ma molto molto meno impegnativi e memorabili.

Spero che continuino a proiettare su piccolo e grande schermo ed eventualmente restaurare i film di Kubrick e che sempre più persone si sforzino di vederli e leggerli al meglio possibile, perché sono davvero delle opere d'arte straordinariamente moderne che hanno molto da ispirare e insegnare.

*= cosa vi ricorda questa cosa? Forse "Ultimo tango a Parigi"? A me si

2 commenti:

  1. E' il mio regista preferito e 2001 il film che ho al primo posto nella storia del cinema.
    Lo vidi all'Arcadia di Melzo (schermo supermegagigante) nel 2001, restaurato.
    Fra i suoi film quale preferisci?

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  2. Ciao Puro Nano!! In effetti "2001 Odissea nello spazio" è molto bello (mi è spiaciuto quando è morto il doppiatore di Hal 9000) e dovrei rivederlo!
    I miei preferiti sono "Arancia meccanica" e "Spartacus" Anchise lì non ha gestito lui tutta la produzione!

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