venerdì 10 novembre 2017

Care ragazze, scalate la marcia o ne prenderete due volte

Mi spiace dover scrivere certe cose perché appartengono ad un mondo lontano da me, che ho tranquillamente passato i 30 anni ma soprattutto i 20 e la voglia di uscire ogni volta che posso, conoscere gente, divertirmi... e tanto meno civettare, sedurre ed essere corteggiata.

Ormai abbondano a cadenza quasi giornaliera le notizie di cronaca nera su stupri e violenze su giovani donne e soprattutto su ragazzine minorenni. Ed è una cosa che trovo devastante, terribile, quasi il livello zero dell'applicazione della prima legge della natura: il più forte prevale sul più debole. Non c'è rispetto della morale, della persona, dell'oggettiva debolezza fisica, no.

A sentire i telegiornali i tipi di carnefici sono aumentati: non aggredisce solo il tipo borderline ma anche quello rispettabile e insospettabile, il parente, il professore, l'ex fidanzato, lo straniero, il criminale, il rappresentante delle forze dell'ordine.
Parallelamente sono aumentate le vittime, specie quelle giovanissime, vuoi perché nelle famiglie sia le madri che i padri devono lavorare e stare tante ore fuori casa, vuoi perché non ci sono quasi mai fratelli o sorelle maggiori ad aiutare e vigilare, vuoi perché la società è mutata alla velocità della luce fra nuovi modelli/ usi/ costumi di indipendenza e precocità sessuale, complice il villaggio globale dei social network che fa si che quasi tutti diventino amici di quasi tutti.
Le uniche cose ad essere diminuite - e qui farò davvero la figura della "nonna" tardona, buonista, benpensante ma è un rischio di cui mi assumo le conseguenze - sono l'educazione, la misura e soprattutto il buonsenso.

Non voglio certo unirmi al tono di don Guidotti però nella sua ramanzina un fondo di verità c'è e onestamente l'ho sempre pensato: se si evitano luoghi e situazioni "a rischio", se ne scongiurano le conseguenze peggiori. Lo raccomandano anche i maestri di autodifesa: quando si può, è sempre meglio evitare a piè pari un pericolo piuttosto che finirci contro. Quando ero piccola mi ripetevano come un mantra che prevenire è meglio che curare, ma anche una rinuncia ogni tanto non fa certo male!
In soldoni ragazze, a voi dico di scalare la marcia, di darvi un freno, di farne poche ma buone! Meno quantità e più qualità in tutto, dalla movida all'alcol, dalle uscite alle conoscenze! Non abbiate fretta, non sprecherete il fiore dei vostri anni se ogni tanto rimarrete a casa o declinerete un appuntamento: la vita è lunga e piena di sorprese!
Al di là della grottescheria di avere tremila amici su Facebook di cui forse un centinaio conosciuti dal vivo, come potete fidarvi di un nome e quattro frasi dietro ad una chat fino ad accettarne gli appuntamenti? Perché ancora minorenni fare tardi come il buttafuori della discoteca? Perché bere come spugne se non reggete niente e magari siete sole in un posto che non conoscete, lontano da casa? Perché entrare in macchina di ragazzi conosciuti da poco solo perché hanno due soldi in tasca?

Fra l'altro, non so se avete sentito quelle interviste all'amico degli stupratori di Ravenna (già rilasciati fra l'altro) o il commento, pieno di beep di censura, della madre di uno dei due rom stupratori di Roma, di cui non trovo materiale sul web: per entrambe le dichiarazioni il succo è che i giovani incriminati non avrebbero violentato perché possono tirare fuori soldi e pagarsi una o più prostitute. Nel filmato del link la diciottenne viene addirittura chiamata "stronza ubriacona" e pure la sua famiglia non viene risparmiata da ignominie. Ma vi rendete conto? Ma ci rendiamo conto?
Nello strascico della bufera Weinstein, che ha fatto luce sulla generale inferiorità economica della donna rispetto all'uomo, ecco altre terribili vicende che ne rammentano anche la minore capacità di autodifesa fisica ma anche la maggiore vulnerabilità a livello morale: alla fine le vittime vengono persino insultate, vituperate, sminuite.

Pensate anche a questo, care adolescenti alla scoperta di questo pazzo mondo, quando state per chattare con sconosciuti all'apparenza gentili o fighi o quando chiedete un cocktail super alcolico in discoteca. I principi azzurri esistono, per carità, ma passano poche volte nella vita e quindi perché esporsi alle incognite ogni weekend a cercarne uno fra centinaia di rospi? E basta agire perché così fanno anche le amiche o perché ci si annoia: sono tante le cose belle e buone rapportate alla propria età con cui impiegare il proprio tempo, senza bisogno di illudersi con altre sbagliate, inadatte e persino, purtroppo, anche molto pericolose.

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