Ecco quindi la mia personalissima, semiseria ma sufficientemente ragionata top ten! Ridimensionate gente, ridimensionate!
10) Sarah Jessica Parker come icona di stile. Questa va al decimo posto perché ormai e per fortuna è una sfrondatura out of time. Il capo baldracca da lei interpretato nel telefilm "Sex and the city" e con cui è stata troppo facilmente identificata l'ha resa una delle Vip più ammirate del decennio scorso, nonché trendy ed icona di stile, solo perché nel succitato programma usciva di casa e trovava tanti partner sessuali nonostante la faccia un po' così, il naso bruttino, le oltre 35 primavere e, appunto, l'abitudine nel vestirsi in maniera molto discutibile. Perché scusate, ok l'effetto placebo nel vedere una bruttina nonpiùggiovane che rimorchia ma vi prego!, non buttate il buonsenso nel cesso e non credete davvero che robette come tutù, short inguinali, piume, pochette fluo e colori ad cazzum facciano diventare icone di stile! Al più sono spiritose, eccentriche e gaiamente trash!
9) Silvio Muccino. Apprezzo impegno e buone intenzioni, ma con lui non mi sono accontentata del traino di suo fratello, del binomio occhi azzurri+aria tenerona, di qualche "interpretazione" in teen film e di un paio di prove da regista con evidenti "prestiti" da pellicole statunitensi. Ho esultato con cori da stadio quando l'hanno magistralmente parodiato in "SuperCiro".
8) La supremazia totale dei cani nell'amicizia uomo-animale. Metto le mani avanti dicendo che più che altro voglio rivalutare l'affettuosità delle altre specie di fauna da compagnia. Fermo restando che il carattere e l'indole socievole dei canidi sono frutto di un affiancamento datato secoli, ammettiamolo che anche altre bestioline domestiche possono offrire tanto amore, fedeltà, compagnia e attaccamento, anche se in forme e tempistiche diverse! Gli esempi si sprecano: da gatti e conigli che seguono ovunque i padroni esigendo coccole e attenzioni a uccellini che rifiutano il cibo se non viene dalla solita mano a iguane che lanciano allarmi se si accorgono che il petto dei loro proprietari, su cui si posano ogni giorno, cessa di emanare battiti regolari (storia vera).
7) Johnny Depp. Limitandomi all'aspetto esteriore dico che è un bell'uomo, ci mancherebbe, ma alcuni personaggi irritanti da lui interpretati come il pirata parruccone o il matto merendajo di Carrol e le sue tempestose vicende sentimentali non riescono a farmelo trovare affascinante e desiderabile. E gli occhiali che porta? Brrr!
6) La pizza. Beninteso: a me piace, che sia margherita o con cipolle e peperoni. Ma ultimamente ha perso la sua vecchia attrattiva e se vado in pizzeria ordino quasi in automatico carpaccio e insalata.
5) I gioielli di Tiffany. Qualche vecchio volpone ha riesumato, commercializzato e snaturato un'istantanea dell'attrice Audrey Hepburn tratta dal film "Colazione da Tiffany". E da qui, per una perversa reazione a catena, anche i suddetti preziosi sono tornati alla ribalta, esibiti al collo, ai polsi e alle dita come se non esistesse nient'altro degno di cotanto onore. Anche questa cosa, ovviamente, mi fa "sfoderare il rasoio".
4) Borse all'ultimo rantol... ehm, grido. Ogni tanto me lo guardo qualche blog di moda, giuro, ma cosa diamine avranno di irresistibile 'ste Balenciaga proprio non l'ho capito. E mi viene il prurito quando sento dire di ragazzine che come regalo per la licenza media "prenotano" ai malcapitati genitori una Speedy di Vuitton.
3) "Siddharta" di Hermann Hesse, "L'alchimista" di Paulo Coelho, "Firmino" di Sam Savage*. Il primo non mi ha colpito né impressionato: protagonista senza midollo, situazioni false come i soldi del Monopoli. Il secondo è per gli stessi motivi ancor più evanescente, con un linguaggio più astratto di un temino pseudo filosofico da seconda media. Il terzo è un buon inizio con un modestissimo svolgimento, in grande debito con il lancio pubblicitario che ne ha fatte vendere troppe copie. E qui scrivo, per la centesima volta: ridatemi e rileggetevi Fielding, Tolstoj, Steinbeck e Vargas Llosa!
2) Macaroons. I donut tanto tanto mi ricordano Homer Simpson e va beh, passino pure. Ma quei cosetti tutti zuccherosi e dalle 50mila sfumature di rosa non mi hanno mai attirato. Ne approfitto per bacchettare Sofia Coppola per averli fatti tornare di moda col suo "Marie Antoniette" glam rock.
1) I figaccioni palestrati. Non rientro fra le donne che sentono caldo e sbavano per soggetti maschili muscolosi, glabri e unti, perennemente abbronzati e abbonati a parrucchiere, estetista e aperitivo. Qui li ridimensiono e dico viva la muscolatura e la peluria naturali, eccezioni a parte!
* non vi dico che sgranata di occhi lemure style quando, a paragrafo già progettato, per curiosità ho googlato "libri sopravvalutati" e ho trovato questo!
http://www.bonsai.tv/articolo/il-55-degli-italiani-non-legge-i-13-libri-piu-sopravvalutati-di-sempre-secondo-noi-foto/43451/
Niente da fare Sil, non mi vuoi andar giù (non che ti perdi niente, eh!) |
8) La supremazia totale dei cani nell'amicizia uomo-animale. Metto le mani avanti dicendo che più che altro voglio rivalutare l'affettuosità delle altre specie di fauna da compagnia. Fermo restando che il carattere e l'indole socievole dei canidi sono frutto di un affiancamento datato secoli, ammettiamolo che anche altre bestioline domestiche possono offrire tanto amore, fedeltà, compagnia e attaccamento, anche se in forme e tempistiche diverse! Gli esempi si sprecano: da gatti e conigli che seguono ovunque i padroni esigendo coccole e attenzioni a uccellini che rifiutano il cibo se non viene dalla solita mano a iguane che lanciano allarmi se si accorgono che il petto dei loro proprietari, su cui si posano ogni giorno, cessa di emanare battiti regolari (storia vera).
7) Johnny Depp. Limitandomi all'aspetto esteriore dico che è un bell'uomo, ci mancherebbe, ma alcuni personaggi irritanti da lui interpretati come il pirata parruccone o il matto merendajo di Carrol e le sue tempestose vicende sentimentali non riescono a farmelo trovare affascinante e desiderabile. E gli occhiali che porta? Brrr!
6) La pizza. Beninteso: a me piace, che sia margherita o con cipolle e peperoni. Ma ultimamente ha perso la sua vecchia attrattiva e se vado in pizzeria ordino quasi in automatico carpaccio e insalata.
5) I gioielli di Tiffany. Qualche vecchio volpone ha riesumato, commercializzato e snaturato un'istantanea dell'attrice Audrey Hepburn tratta dal film "Colazione da Tiffany". E da qui, per una perversa reazione a catena, anche i suddetti preziosi sono tornati alla ribalta, esibiti al collo, ai polsi e alle dita come se non esistesse nient'altro degno di cotanto onore. Anche questa cosa, ovviamente, mi fa "sfoderare il rasoio".
4) Borse all'ultimo rantol... ehm, grido. Ogni tanto me lo guardo qualche blog di moda, giuro, ma cosa diamine avranno di irresistibile 'ste Balenciaga proprio non l'ho capito. E mi viene il prurito quando sento dire di ragazzine che come regalo per la licenza media "prenotano" ai malcapitati genitori una Speedy di Vuitton.
3) "Siddharta" di Hermann Hesse, "L'alchimista" di Paulo Coelho, "Firmino" di Sam Savage*. Il primo non mi ha colpito né impressionato: protagonista senza midollo, situazioni false come i soldi del Monopoli. Il secondo è per gli stessi motivi ancor più evanescente, con un linguaggio più astratto di un temino pseudo filosofico da seconda media. Il terzo è un buon inizio con un modestissimo svolgimento, in grande debito con il lancio pubblicitario che ne ha fatte vendere troppe copie. E qui scrivo, per la centesima volta: ridatemi e rileggetevi Fielding, Tolstoj, Steinbeck e Vargas Llosa!
Uno di quei libri che non fa rimpiangere i grandi classici, anzi |
2) Macaroons. I donut tanto tanto mi ricordano Homer Simpson e va beh, passino pure. Ma quei cosetti tutti zuccherosi e dalle 50mila sfumature di rosa non mi hanno mai attirato. Ne approfitto per bacchettare Sofia Coppola per averli fatti tornare di moda col suo "Marie Antoniette" glam rock.
1) I figaccioni palestrati. Non rientro fra le donne che sentono caldo e sbavano per soggetti maschili muscolosi, glabri e unti, perennemente abbronzati e abbonati a parrucchiere, estetista e aperitivo. Qui li ridimensiono e dico viva la muscolatura e la peluria naturali, eccezioni a parte!
* non vi dico che sgranata di occhi lemure style quando, a paragrafo già progettato, per curiosità ho googlato "libri sopravvalutati" e ho trovato questo!
http://www.bonsai.tv/articolo/il-55-degli-italiani-non-legge-i-13-libri-piu-sopravvalutati-di-sempre-secondo-noi-foto/43451/
Mi trovi d'accordo soprattutto su Sarah Jessica Parker, sulla Balenciaga (buon dio, ma ancora va di moda la Speedy di LV?), MuZZino, i palestratoni figli della de Filippi, e la pizza. Sto cercando di aprire il link sui libri sopravvalutati, ma qualcosa non funge nella connessione o sul sito, in ogni caso quando ci riuscirò spero di trovarci "Il piccolo Principe".
RispondiEliminaOh, che liberazione. :D
Benvenuto...anche se mi sembra di averti già visto qui a commentare...
RispondiEliminaAbbi pazienza ma devi prelevare e copincollare il link, ahimè non so fare in modo che si apra la pagina solo cliccandoci... E si, c'è anche "Il piccolo principe", che giustamente non ho messo perché l'ho letto solo in minima parte!
Lieta di aver contribuito alla liberazione!
Alla fine era un problema di rete mio. Niente, "Il Piccolo Principe" non c'era. Amen.
EliminaGrazie del benvenuto (però sono donna :D ), e sì, avevo già commentato un posto in passato.
A presto. :)
In effetti non riesco a trovare una logica nei Macaroons. Essendo io patologicamente goloso appena li ho visti (Autogrill) li ho presi. Scartato la confezione, addentato il primo, rimesso quello che ne restava nella confezione e buttati.
RispondiEliminaSul resto, preferisco Samantha, per un discorso anagrafico ignoro chi sia Muccino, ho un gatto affettuosissimo (vero che non solo i cani...) e però la pizza...
Due sono le cose che mi fanno venire l'acquolina in bocca e una è la pizza.
Buon weekend.
Thaanks for posting this
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