Ma si, perché non intraprendere un argomento spinoso come la giusta taglia di una modella, viste le polemiche più o meno farlocche sollevate dalla settimana della moda di Milano?
Come al solito, qualche mezzo di informazione web si è allarmato per la "magrezza da paura" di alcune modelle di Armani e di Moschino:
E qui sta il dilemma, complice l'uscita di un libro denuncia: una ragazza che di mestiere fa la stampella vivente per un certo numero di giorni all'anno per un numero limitato di anni (e ahimè ignoro quanti siano, in media) e per le più famose e fashioniste case di moda al mondo (perchè sempre di Armani si parla, mica di IgnotoModajolo01), deve essere per forza una 38 o invece potrebbe benissimo essere una 42, una 44, una 46?
Secondo me non c'è nulla di scandaloso se prevalgono le taglie 38...e tengo a precisare che a me fa paura ben altro al mondo e tutt'al più solo l'ultima tipa mi sembra abbia un aspetto preoccupante, sembra la sorella disidratata di Montolivo!
Come predicava anche Valentino, magrezza pronunciata e pochissimo seno fanno si che i vestiti stiano meglio indosso. Ma queste caratteristiche sono facili da riscontrare e mantenere se una ragazza è sottile e piatta di natura, è medio-alta e soprattutto molto giovane, considerato che magari lo stress e le fatiche della settimana milanese fanno perdere ulteriormente qualche etto, come capita normalmente per tanti altri mestieri. Certo, se una ragazza di corporatura media o medio-grossa decide di spendere energie e tempo nel cercare di fare questo lavoro e quindi si mette a dieta stretta per poi proporsi alle case di moda, è più facile che cada in qualche dca, sventurata lei. Questa cosa mi ricorda l'eterno dilemma di "Amici di Maria De Filippi" in cui ragazze di 60 kg si proponevano per la danza classica e l'insegnante Celentano le scartava e scoraggiava, con quasi tutto il pubblico scandalizzato e allibito. Ma ahimè non tutti possiamo fare tutti i mestieri che desideriamo, è così. A 14 anni avrei voluto fare la giocatrice professionista di pallacanestro ma mi mancavano doti e altezza e inoltre dovevo studiare; anche con tutta la buona volontà del mondo non sarei andata avanti. Un mio ex voleva fare l'infermiere: seguiva i corsi e studiava, ma in corsia non faceva altro che caracollare dalla nausea o rimettere, finché non ha gettato la spugna.
Se poi vogliamo sognare ok, benone, ma ricordiamo che il 90% delle volte un sogno è e resta un sogno, ovvero un'idea che ci rallegra e incoraggia nei momenti bui e che non deve per forza diventare una missione, specie se nel mezzo c'è un dimagrimento repentino, innaturale e non sano. Capire i propri limiti, pur con un fastidioso sforzo di umiltà, è sinonimo di carattere e intelligenza.
Poi qualche griffe privilegia taglie più comuni come Elena Mirò la quale, ogni volta che fa sfilare modelle taglia 44 alte 1 m e 80, passa per la più trasgressiva e rivoluzionaria al mondo, quando semplicemente attua una scelta personale e, sempre a parere mio, una bella furbata di marketing. Anche Karl Lagerfeld per Chanel fece sfilare la burrosa Beth Ditto, che tra l'altro compila la dichiarazione dei redditi grazie alle sue corde vocali.
Se poi vogliamo parlare delle agenzie che chiedono a ragazze già filiformi di perdere ancora peso, ovviamente dico senza esitare che fanno una cosa assurda e così rischiano di fare davvero del male, anzi forse sono loro ad avere le maggiori colpe. Di certo dubito che Giorgio Armani veda le sue indossatrici una per una, chiedendo alle più asciutte di mettere su una taglia...anche se per quanto ne sappiamo potrebbe pure essere anche accaduto!
Mi indignano molto di più i bar come i negozi di vestiti, make up o accessori (tralasciando uffici, studi di professionisti e ambienti politici) che assumono solo ragazze sotto i 25 anni e quasi sempre magre allampanate senza fianchi, con capelli lunghi e occhi celesti, per poi sostituirle con loro cloni ogni due-tre anni. Se penso poi al caso Abercrombie, allora si che "mi inc@zzo come un'ape" perché trovo vergognoso che un negozio paghi bei giovani - retribuiti meno delle addette delle pulizie - perché dicano tutto il tempo "Hi guys, what's the story?" a chi entra là e per invogliare adolescenti provincialotte indemoniate a farcisi fotografare assieme.
No, le ultime 3 foto sono di una magrezza malata e scandalosa, e mi spiace che solo l'ultima ti sembri troppo magra. Le piatte scheletriche indossano meglio i vestiti ok, ma quante ne esistono al mondo di naturali così? molte sicuro, ma sono più quelle che hanno curve e simili. Non so, a me indignano allo stesso modo modelle stramagre e ragazzi di abercrombie (ne ho conosciuta una, amica di amici, bassissima ma davvero bellissima e magrissima, pure lei licenziata dopo tot). Solo che le modelle le pagano meglio. Poi mi chiedevo: ma cosa c'è di strano se una alta 1.80 ha una taglia 44? XD penso sia fisicamente impossibile aver meno di una 44 se sei così alta, quindi la signora Mirò è una gran furbona pure lei. Tipo miss italia no? Le "curvy" sono ragazze che di "curvy" non hanno uno stracazzo di niente, ma ci portano a pensare poi che "la 44" sia una taglia da grassone. Fanculo alla moda, fanculo a tutto il resto :O
RispondiEliminaCioè, è la terza volta che scrivo 'sto commento, se lo ricancello perché sbaglio a digitare giuro che ululo!
RispondiEliminaJo, facciamo una considerazione. Gli stilisti si fanno gli affari loro, cioè non si preoccupano certo se al mondo ci sono più 38 naturali o più 44. Perchè dovrebbero rappresentare la donna comune quando a loro interessa mostrare la loro arte, la loro nuova idea di eleganza - ricorrendo appunto alle loro stampelle viventi? Per lo stesso ragionamento allora Victoria's Secret dovrebbe avere modelle taglia 50 perchè la popolazione americana è sempre più obesa? Speriamo di no! E di Audrey Hepburn ce n'era una sola, ma Givenchy volle lei come modella, proprio quando andavano le pin up.
Quindi, ahimè, gli stilisti fanno le loro collezioni e usano certe indossatrici dando ben poco peso, in linea di massima, all'opinione pubblica. E tra le modelle di Milano ce ne saranno state di tutti i tipi: di magrissime naturali, di magrissime "con aiutino", di magrissime malate.
Poi è vero, fino a metà anni '90 sfilavano modelle dall'aspetto più sano.
Quelle ragazze, a parte l'ultima che ha il viso un po' incavato, non mi sembrano troppo magre, specie se hanno 18 o 20 anni. Poi bah, sarà un fatto di ottica personale: in famiglia mia quasi tutte le donne sono magre, mio padre ha messo la pancia a 65 anni e il mio ragazzo da anni si mantiene sui 59 kg...
Eh ma tipo lo vedi dalle scapole appuntite che sporgono, la spina dorsale troppo visibile, e nella foto di mezzo le cosce e i polpacci che in pratica capisci che son diversi solo perchè noti il ginocchio .-. Alla fine certo è una questione di "moda del bello", le modelle taglia 50 di victoria's secret non sarebbero forse belle, ma sarebbero reali, se le usassero (che brutto termine) no?
EliminaCmq va bene che voglion mostrare la loro arte, ma secondo me potrebbero farlo anche con modelle un tantinino più in carne...cioè almeno le tette dannazione xD
Bah, dal momento che esiste, è reale una 38 come una 50, solo che la 38 allarma e spaventa di più della 50 perché fragile all'apparenza. Ma ripeto, gli stilisti non pensano a cosa è più comune, sano, popolare o accettato dal pubblico. A loro conviene più una XS di una M o L? E XS sarà. Poi certo che potrebbero usare modelle dall'aspetto più sano, come negli anni '80.
RispondiEliminaRiguardo le scapole appuntite e la spina dorsale in vista della foto più sopra, non mi sembrano troppo evidenti, e comunque sembrano accentuate dalla posa. A 15 anni avevo zero seno (anche adesso porto la prima!!), costole e altre ossa visibili e 98 cm di giro bacino, con tanto di cellulite, ma mangiavo quasi normalmente, ovvero mi saziavo con poco (spesso la magrezza è conseguenza di uno scarso appetito naturale) e boh, in città, all'estero, al mare vedo e ho visto ragazzine asciuttine ma che certo non sembrano cadaveri ambulanti...
Anche questo è vero :O uahah invidio lo scarso appetito naturale, mai provata sta roba :P
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