martedì 8 gennaio 2019

Le mie vacanze natalizie in dieci punti fra dolci, famiglia, shopping e divertimento!!!

Davvero belle e ricche, le mie vacanze natalizie appena trascorse! Iniziate con un pizzico di malinconia per il pessimo esito del mio nuovo lavoro, naufragato senza contratto né soldi, proseguite fra famiglia e parenti, pranzi e regalini più un'adorata natività, sono maturate con una super nottata di San Silvestro, un capodanno dormiglione e un inizio di saldi niente male!

10) La settimana prima, una cena col mio gruppo di runner: antipasti come se piovesse, un primo buono da dare il batticuore, carne alla brace, una fetta di panettone, due mandarini, spumante e ammazzacaffè! Yum!!!

9) Nebbia alla partenza, alle 7 del mattino in viaggio per casa dei miei, già diradatasi assieme alle amarezze per il sopracitato lavoro: quando un tragitto in treno si rivela purificatore e rigeneratore nonostante il pranzo arruffato e, una volta arrivata in patria, i due appuntamenti irrinunciabili. Il tutto con 4 ore scarse di sonno. Ci credo che poi sono crollata e ne ho dormite 11 di fila!



8) In tema di dolci, sono stati più golosi i giorni prima e dopo Natale che lo stesso 25 dicembre, in cui mi sono deliziata con appena due porzioni di tiramisù, una dopo pranzo e un'altra dopo cena - cui sono arrivata letteralmente affamata. Il 24 ho mangiato una porzione di pandoro con Nutella e mascarpone: mai fatto prima di allora ma se capita lo rifarò, yum! 



Il 26 un bombolone con la cioccolata e una fetta di panettone col the, il 27 biscotti a colazione, una brioche con marmellata a metà con mia cugina (merenda-premio dopo una commissione mattutina) e nel pomeriggio un altro bombolone con la cioccolata e un ricciarello gigante fatto in casa. Il 29 merenda pomeridiana con una fettina di dolce al cioccolato ed una barrettina Kinder. La notte del 31 mi sono divisa con Davide una crepe al cioccolato fatta espressa in centro a Rimini.

7) Come ho lasciato intuire, il mio pranzo del santo Natale non è stato per me e la mia famiglia un'abbuffata... ma neanche una scorpacciata! Buonissimo ma giusto nelle quantità, è durato neanche un'ora e pur pienandoci non ci ha impedito di cenare regolarmente. Eravamo da mia cugina, in dolce attesa - motivo per cui è stato un pasto ancora più semplice di altre annate. Appena arrivati alle 10 e poco più ci siamo messi subito a cucinare: mia mami e mia zia ai fornelli per le carni, mia cugina addetta al purè, mio papi ed io al tiramisù, mentre mio zio si divideva fra nipotini e piccole mansioni. Come antipasti c'erano solo olive e peperoncini ripieni di tonno e quando è arrivata la pasta al forno avevo talmente fame che non sono riuscita a mangiarla piano e rilassata come mio solito. Un po' meglio per il roast beef e il tacchino, mangiati con più calma nonostante l'emozione crescente nei miei nipotini, ansiosi sia di mangiare il tiramisù (mia Cugi li aveva tenuti a stecchetto di dessert per una settimana) come di scartare i regali. Un po' di purè, due noci, frutta e si arriva a questo fatidico dolce, delizioso nonostante le tre ore di giacenza in frigo. Come capita spesso a casa nostra, non è stato aperto nessun pandoro né panettone e quindi siamo passati al caffè e alle fatidiche strenne.

6) A Natale ho ricevuto regali bellissimi e ne ho fatti abbastanza belli, limitatamente alle mie risorse, quasi tutti portati dalla Romagna. Ma di uno sono particolarmente fiera, ovvero un libro che ho donato a mio zio. E' stato l'ultimo presente che ho acquistato, proprio alla vigilia. Non era neanche sicuro che mio zio venisse per tutta una serie di problemi di famiglia e nonostante lo volessimo tutti con noi. 



Ma in libreria era uscito questo volume su Mussolini, argomento di cui questo mio parente è appassionato (non è un fanatico o un "nostalgico", semplicemente ama molto la storia contemporanea, pallino che in effetti coinvolge un po' tutta la mia famiglia) e non ho resistito: l'ho comprato come se la presenza del destinatario fosse certa al 100%. "Male che va, glielo porto i giorni avanti", mi ero detta. E la mattina del 25, pronta per la colazione, ecco che vedo mia mami tutta contenta ad annunciarmi che ci sarebbe stato anche il suo lunatico cognato! Che bello, me feliceee!!!!

5) Ancora regalini nei giorni successivi, da parte di mio papi, oltre ad un pranzo in stile iberico ospite della mia cara suocera, con scambio di pacchetti incluso! 





Che bello essere coccolate e viziate, anche pochi giorni all'anno!! Ammetto di essermi sentita un po' più principessa e molto meno camionista e non mi è dispiaciuto affatto! Grazie grazie grazie!!!

4) L'unica cosa inerente allo sport in queste mie vacanze è stata solo la capatina da Decathlon, my own private (cit.) Tiffany. 



Come attività fisica ho fatto un po' di pulizie domestiche, una camminata in campagna e nei centri commerciali. I know, sono pessima.

3) La meraviglia che si ripete: mia Cugi ha avuto il suo bambino a fine dicembre, con parto naturale e a tempo di record: un tesoro di maschietto, adorabile e mangione <3

2) Ultimo dell'anno a Rimini dopo un viaggio della speranza fra treni affollatissimi e un malore di un passeggero, per fortuna non grave. 
La capitale della Riviera ricca di eventi e divertimenti a cominciare dal mattino. Cenone super easy chip quanto gustoso con panino alla salsiccia, verdure e vin brûlé al Parco Fellini aspettando il concerto di Nek che poi, al termine di un'esibizione più che buona, per un minuto mi fa pensare che "Laura non c'è" sia la più bella canzone italiana. 
Mezzanotte, fuochi d'artificio, botti, brindisi, poi la longa marcia attraverso Viale Principe Amedeo: un fiume umano compostamente festoso in direzione centro storico, trasformatosi per l'occasione in una "discoteca labirinto" a cielo aperto di note, musica, colori e bella gente, con cuore pulsante in Piazza Cavour.




1) Ultimi doni, uno arrivatomi per posta da un'amica prima di Natale ovvero un calendarietto dell'avvento con trucchini, più uno shampoo antigiallo, autoregalo che agognavo da anni e infine uno sfizio ai saldi per l'Epifania: una grottesca maglietta fitspiration che vuol essere uno sprono non soltanto per le sgambate ginnico-podistiche. 





Nonostante tutti questi oggetti, queste vacanze sono state fatte anche di pensieri, riflessioni, sentimenti, sensazioni. Si ricomincia, si riparte, insomma ancora una volta bisogna spezzare l'inerzia. Sono pronta, più o meno.

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